Off/Off Theatre, a Roma l’altro teatro

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OFF/OFF Theatre, a Roma l'altro teatro
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Ha scelto un filo conduttore unico dedicato alla città di Roma la seconda stagione dell’Off/OffTheatre di via Giulia, che aprirà il sipario il 12 ottobre per proseguire fino a maggio come in un festival lungo sette mesi.

«Roma è la più straordinaria città del mondo e, malgrado le luci e le ombre proprie di qualsiasi grande metropoli, deve riprendersi e svolgere il suo ruolo di grande Capitale, proiettata nel futuro» ha dichiarato il direttore artistico Silvano Spada.

In questa linea lo spettacolo inaugurale è Roma Caput Mundi, con un testo sulla complessità della realtà di una grande capitale moderna, scritto e diretto da Giovanni Franci, con Fabio Vasco, Valerio Di Benedetto e Riccardo Pieretti, in scena fino al 21 ottobre. La presenza del Vaticano è indagata ne La Confessione, dal 23 al 28 ottobre, scritto da Marco Politi con Alessandro Pala Griesche, con regia Alfredo Traversa. Maddalena Crippa risale invece a Le metamorfosi, ispirato da Ovidio il 29 ottobre, seguita da Carta Straccia, storia romantica con musica nella Roma del 1968, di Mario Gelardi con Sabrina Knaflitz e Pino Strabioli, dal 27 novembre al 9 dicembre. Si continua con Io, Caravaggio, scritto, diretto e interpretato da Cesare Capitani dal 12 al 17 febbraio, e con Ballantini e Petrolini, con Dario Ballantini e regia di Massimo Licinio dal 19 al 24 febbraio. Dopo il successo della passata stagione, a grande richiesta, torna L’Effetto Che Fa, testo sull’orribile delitto del giovane Luca Varani, dal 2 al 7 aprile.

Il cartellone comprende 35 spettacoli di prosa, inediti o mai rappresentati a Roma e in scena giovani autori, attori e registi tra i più rappresentativi nel panorama teatrale, e, tra gli altri, temi dal mondo giovanile alle vite di coppia, dalle immigrazioni alle diversità sessuali.

Dal 30 ottobre al 4 novembre arriva La rivoluzione delle sedie, incentrato sull’ipocrisia del senso di colpa dei normodotati nei confronti dei disabili e verso chi vediamo diverso da noi, con Massimiliano Aceti, Matteo Nicoletta e Federico Lima, con regia di Barbara Alesse. Segue Figlie di Sherazade, un accento sulla condizione del genere femminile e le sue ineguaglianze, scritto, diretto e interpretato da Chiara Casarico e Tiziana Scrocca il 19 novembre. Dall’11 al 16 dicembre è la volta di S.E.X. con Salvo Valentino e Pietro Cucuzza, che affronta il tema degli incontri di sesso via internet che lascia il posto il 3 dicembre a Stay-Il viaggio, di e con Paola Francesca Iozzi: la diagnosi di una malattia incurabile, il senso di impotenza, la perdita di autonomia. Il laboratorio della vagina, scritto e diretto da Patrizia Schiavo è una farsa giocosa a simbolo dell’immaginario maschilista e patriarcale, ma anche uno strumento di rivoluzione e di presa di coscienza della donna e del suo potere, a cui si può partecipare dal 18 al 28 dicembre. Punto che neanche, scritto, diretto e interpretato da Valerio Lundini è previsto dal 29 al 31 dicembre, mentre Incinto, di Pietro Marone, diretto da Tommaso Arati Di Maida e Pietro Marone si articola dal 2 al 6 gennaio. Nel 2019 si succedono: Il giovane criminale, da Jean Genet, scritto, diretto e interpretato da Salvatore Striano dall’8 al 13 gennaio; Scusate se parliamo d’amore, di Raymond Carver con Massimo Poggio, Barbara Rizzo, Angelo Rea e Letizia Sacco, con regia di Alberto Di Matteo dal 15 al 20 gennaio; C’era una volta… Il teatro nelle cantine di e con Pierfrancesco Poggi il 30 gennaio 2019.

La vera perla di questa stagione, in arrivo direttamente dal Festival dei due Mondi di Spoleto, è sicuramente Maratona di New York, il capolavoro pluripremiato e rappresentato in più di 30 lingue di Edoardo Erba, qui allestito al femminile con Fiona May e Luisa Cattaneo dirette da Andrea Bruno Savelli, sul palco dal 26 febbraio al 3 marzo.

Dal 5 al 10 marzo si può assistere a Gianni De Feo in Tangeri di Silvano Spada, uno spettacolo su Miguel De Molina, celeberrimo cantante ballerino spagnolo degli anni Venti e Trenta, che cede il passo poi ad Agamemnon di Ghiànnis Ritsos con Franco Mazzi e Mariateresa Pascale e regia Enrico Frattaroli dal 12 al 14 marzo; Giovani sospesi di Gauvain con Jacopo Olmi Antinori, Marina Occhionero, Edoardo Purgatori e regia di Armando Quaranta dal 19 al 31 marzo; La pacchia è finita, moriamo in pace, dedicato all’immigrazione, con Maria Vittoria Casarotti Todeschini, Beniamino Marcone e Riccardo Sinibaldi, con regia di Lorenzo D’Amico De Carvalho dal 9 all’11 aprile; Francesco Franci in Alla ricerca del tempo perduto, da Marcel Proust, con Duccio Camerini, regia di Pino Di Buduo dal 12 al 14 aprile; Ay Carmela, di J. S. Sinisterra, un omaggio al varietà e all’avanspettacolo con Marco Simeoli e Carlotta Proietti, regia di Giovanni Anfuso dal 18 al 28 aprile. 

Nella sezione Teatro Documento sono inseriti: Neverending, con Barbara Altissimo e Ivana Messina in un testo sulla politica, i gossip, tangentopoli, i processi il 29 gennaio; Non sono una donna, incontro con Andrea Baldestein, protagonista del percorso di cambio d’identità da donna a uomo il 30 aprile; In the ghetto, scritto, diretto e interpretato da Luca Ravenna il 2 e il 3 maggio; Fullin legge Fullin, il 4 e il 5 maggio; Antropolaroid di e con Tindaro Granata dal 7 al 12 maggio; Modern Family 1.0 di Giovanna Donini, con Annagaia Marchioro e Virginia Zini, evento comico su famiglie di tanti tipi e sulla storia di una donna che ama le donne dal 14 al 19 maggio.

Per la sezione Uno sguardo sul mondo si avvicendano: The conductor, in lingua inglese, dal romanzo di Sarah Quigley, adattamento di Mark Wallington con Jared McNeill, regista statunitense e attore da molti anni nella compagnia di Peter Brook, con Joe Skeltone Deborah Wastell il 12 novembre e OnStage! Festival, primo festival del teatro americano in Italia, con spettacoli di prosa, musica, cinema, mostre e incontri, organizzato da KIT Italia, The International Theatre e Kairos Italy Theatre: i temi delle armi e stragi di massa nelle scuole, violenza contro gli omosessuali e le donne, per un dialogo permanente tra Italia e USA che attivi scambi fra artisti e progettualità congiunte.

Nell’ambito della sezione Uno sguardo al Territorio sono collocati: , ideazione e realizzazione di Dynamis il 26 novembre e Condannato a morte – L’inchiesta, da Victor Hugo, con Gianmarco Saurino e regia di Davide Sacco, uno spettacolo per riportare ancora una volta l’attenzione sulla pena di morte e la sua disumanità: un tema ancora attuale in molti paesi del mondo.

Si confermano le collaborazioni con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e il Centro Sperimentale di Cinematografia e concerti di musica classica, jazz, pop, etnica ed eventi, nonché presentazioni di libri e soprattutto il Cinema con rassegne dedicate al bullismo e rivolte alle scuole, il cinema al femminile, il cinema LGBT, il teatro nel cinema, una rassegna su Rainer Fassbinder e incontri con i grandi protagonisti.