Samanta Togni, quell’ “inciampo” al debutto di Ballando con le Stelle

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Samanta Togni, quell' "inciampo" al debutto di Ballando con le Stelle
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Samanta Togni, quell' "inciampo" al debutto di Ballando con le Stelle
Ph. Luca Petrucci per Nunc abbigliamento

Samanta Togni è una ballerina professionista italiana (danze latino americane). Per anni ha fatto parte del cast fisso del programma del sabato sera di Raiuno Ballando con le Stelle. Il ballo è stato per lei un percorso naturale: «I miei genitori sono insegnanti di danza e frequentavo le scuole nelle quali insegnavano; diciamo che ho imparato a camminare e a ballare contestualmente», afferma la bellissima donna umbra.

La tua è stata un’adolescenza particolare.

A 15 anni ho voluto scegliere quella che sarebbe stata la mia futura professione. Per formarmi, perfezionarmi e per realizzarmi come sognavo, ho dovuto trasferirmi prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti interrompendo gli studi superiori (che ho ripreso in un secondo momento). Questa scelta ha avuto effetti positivi: ho viaggiato parecchio, sono cresciuta velocemente e mi ha fatto responsabilizzare senza dormire sugli allori. Di conseguenza sento doveroso ringraziare i miei genitori per la fiducia accordatami e per avermi lasciata andare all’estero così giovane. Ma non dimentico il rovescio della medaglia: dovermela cavare da sola senza la loro presenza fissa, non è stato semplice. Non ho mai potuto permettermi di essere troppo spensierata!

Un episodio “off” nella tua vita privata o lavorativa?

I momenti off fanno parte della vita! Negli anni mi sono capitate piccole disavventure fisiche che spesso mi hanno fatto temere di non potere partecipare ai programmi per i quali ero stata scritturata. Ricordo un’operazione d’emergenza all’appendicite: il sabato mi toglievano i punti e il lunedì già provavo! Quest’anno, sempre poco tempo prima del debutto di Ballando con le Stelle, ho subito un intervento all’ernia inguinale… Inciampi che per fortuna sono riuscita a superare.

La prima volta sul palco?

A 3 anni e mezzo; indossavo un abitino verde che mia nonna mi aveva cucito per l’occasione. Durante l’esibizione inciampai e caddi, ma mi rialzai e con un gran sorriso continuai. Dico sempre che questo episodio racchiude e racconta la storia di una ballerina ma è anche una lezione di vita: si può cadere, inciampare, sbagliare ma bisogna trovare il coraggio di rialzarsi, continuare senza paura e con ottimismo.

Samanta Togni, quell' "inciampo" al debutto di Ballando con le Stelle
Ph. Luca Petrucci per Nunc abbigliamento

Nel ballo è più importante il ruolo femminile o quello maschile? 

Sono complementari, se ognuno interpreta bene il proprio ruolo ciò giova alla riuscita e al risultato della prestazione. Una donna balla molto bene se ha accanto un uomo capace guidarla, che vuole dire darle l’impulso giusto, lasciarla fare in quel preciso momento.

E’ più difficile giudicare o insegnare?

Credo siano due compiti difficili. Per insegnare ci vuole grande pazienza, empatia e bisogna capire la chiave giusta per adottare il metodo che varia a seconda di chi ci troviamo di fronte. Giudicare è molto soggettivo: alcune situazioni possono emozionare e altre meno; poi ci sono nozioni tecniche che soltanto chi ha determinate conoscenze può capire.