Il terrorismo rosso visto con gli occhi della Legge

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Foto di via Fani a Roma il 16 marzo 1978 dopo l'agguato delle Brigate Rosse. Autore sconosciuto. Pubblico dominio

Vi abbiamo già informati del recentissimo lancio d’agenzia ANSA secondo cui Raffaele Cutolo, in un verbale inedito di un interrogatorio del 2016 contenente le sue risposte alle domande del pm e del capo della Direzione distrettuale antimafia, durante il sequestro del Presidente della DC Aldo Moro (1978, all’epoca il super boss della camorra era latitante) il suo tentativo di mediazione per salvare lo statista sequestrato dalle Bierre sarebbe stato vanificato da non meglio precisati ordini superiori: “Potevo salvare Moro, fui fermato“, così riporta l’agenzia, che a sua volta riporta un servizio del quotidiano Il Mattino di Napoli.
Il sequestro Moro è tuttora un mistero italiano, studiato anche dal cinema, dalla saggistica e dalla letteratura, come dimostra il bellissimo romanzo di Manuel Fondato intitolato “L’abisso”, lo stesso autore della recensione di questo interessante libro dedicato ai 5 eroi della scorta di Aldo Moro e scritto da un magistrato, Carlo Mastelloni. (Redazione)

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Sono trascorsi 41 anni dal rapimento e dal successivo assassinio di Aldo Moro, 55 giorni dopo.

Quattro decenni non sono bastati a fare piena luce su una vicenda dai troppi lati ancora oscuri e controversi. A dicembre si è concluso il lavoro della Commissione Parlamentare guidata da Beppe Fioroni che ha confermato macroscopiche lacune nelle indagini, depistaggi e ingerenze esterne per un unico scopo: Aldo Moro non doveva uscire vivo dalla sua “prigione del popolo”.

Cuore di Stato_Mastelloni_ilgiornaleoffCuore di Stato. Storie inedite delle Br, i servizi di sicurezza, i protocolli internazionali (Mondadori, novembre 2017, 281 pagine, € 20) di Carlo Mastelloni , magistrato inquirente in varie inchieste sul terrorismo, racconta come la nostra Repubblica venne accerchiata e quasi stritolata da una morsa di terrorismo e inconfessabili intrecci occulti sovranazionali. Racconta dal punto di vista  della Legge, di chi ha dedicato buona parte della propria vita alla difesa delle Istituzioni e ha indagato con tenacia la criminalità politica nel suo retroterra logistico, morale, ideologico. Il saggio riporta fedelmente le numerose inchieste condotte dall’autore, da cui emergono verità dirompenti, che hanno pesantemente condizionato la nostra vita democratica.

Una storia dell’Italia sconosciuta ai più, che non mancherà di suscitare nuovi interrogativi.

1 commento

  1. Lo sanno tutti che dalla “prigione del popolo ” doveva uscire viva qualcosa che almeno assomigliasse ad una repubblica e non ad una teocrazia pedofilo-omosessuale.

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