Nei giorni scorsi abbiamo lanciato una petizione per evitare che negli Stati Uniti sia annullato il Columbus Day e non vengano rimosse le statue di Cristoforo Colombo. L’ondata distruttiva dei movimenti indigenisti e antirazzisti che ha già provocato la distruzione di numerosi monumenti rappresentativi dell’identità culturale degli USA, pare non fermarsi, scadendo in un un loop di autoannullamento. Non sono forse loro i veri razzisti? Allora leggete questa provocazione…
“La Statua della Libertà a New York rappresenta una offesa grave ed è discriminatoria per i seguenti motivi: fu dono di una forte potenza coloniale europea, la Francia, che occupò molti Paesi Africani soggiogando le popolazioni inermi con la guerra. Fu progettata da un architetto massone, Frederic Auguste Bartholdi che vi inserì chiari simboli di quel potere, fra i quali la corona raggiata che cinge la testa della Statua, chiara allegoria del sole massonico. La struttura interna di sostegno delle lamiere di rame che la compongono fu progettata da un altro membro illustre della Massoneria parigina: Gustave Eiffel (si, lo stesso della celeberrima torre) che si era arricchito costruendo ponti ferroviari proprio nelle Colonie Francesi. Inoltre, la Statua offende tutto il genere femminile, perché alla sua inaugurazione fu proibita la presenza femminile, nel rispetto dei rituali massonici e le uniche due donne presenti furono la moglie del progettista Bartholdi e la Statua stessa. Seguendo, quindi, la logica del politically correct, se negli USA vengono rimossi i simboli che possono recare offesa alla sensibilità di alcune minoranze, come la statua di Colombo, noi chiediamo al Sindaco di New York l’inserimento della Statua della Libertà nell’elenco dei monumenti da abbattere”.
(di On. Susy De Martini e il Cav. Giuliana Ridolfi Cardillo)
Anche se la Statuona porta soldoni, gente col paraocchi anche nel cervello, l’abbatteranno .-
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