Spegna 58 candeline la splendida Barbara De Rossi all’ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze, ma non come paziente: ha incontrato con grande piacere e sorpresa di tutto il personale della struttura ospedaliera i professionisti e i pazienti del reparto di oncologia. L’attrice non è nuova alla difesa di cause sensibili: da tempo è impegnata nel mondo sociale dedicando un’attenzione particolare ai temi che riguardano le fragilità specialmente quelle declinate al femminile. Dopo essere apparsa nella commedia di Maurizio Ponzi “Son contento”, accanto a Francesco Nuti, Barbara De Rossi viene consacrata nel 1984 grazie a “La piovra”, fiction diretta da Damiano Damiani. Seguono anni di grandi successi. Nel 2015 l’abbiamo vista nello show presentato da Milly Carlucci: si tratta di “Notti sul ghiaccio“. Nel mese di maggio esce nelle libreria la sua autobiografia “Bibbi esce dall’acqua. Una donna, tante donne, la forza di lottare per amore” (Rizzoli). In questa intervista del 2016 Barbara De Rossi ci racconta lo spettacolo “Il Bacio” di Ger Thijs, andato in scena al Teatro Fellini di Pontinia e affiancata in scena da Francesco Branchetti, che ne cura la regia protagonista di uno spettacolo in cui il sentimento, la profondità e lo humour agrodolce delle storie di vita si mischiano in un equilibrio che rende al testo un realismo senza compromessi.
“E’ proprio così, il teatro rappresenta per l’artista, la libertà di rendere i sogni reali, proponendo allo spettatore uno sguardo diverso; la regia è la personale visione della realtà. Il bacio portato in scena cerca di fotografare il momento in cui due persone s’incontrano”
Sono due persone sofferte quelle della pièce?
“Sì, sono molto provate, questo incontro spinge loro a raccontarsi come non hanno mai fatto prima d’ora. Il mio personaggio è quello di una donna sdoppiata tra i suoi desideri e la vita reale alla quale si è adeguata, a un matrimonio e un difficile rapporto con la figlia. E’ una donna che avrebbe voluto vivere e amare, avrebbe voluto una vita sentimentale appassionata e si riduce a viverne una senza un reale sentimento. Però l’incontro avviene per caso in un bosco. Non si tratta di un vero e proprio appuntamento, non c’è niente di programmato ed è il caso che si manifesta in questa terra di mezzo“
Il bosco, una terra fatata… Si alternano in questo testo la pesantezza e la leggerezza…
“È un incontro dove la drammaticità cede il posto alla leggerezza del comico che s’insinua tra questi due personaggi i quali si raccontano e si confrontano tra paure, fragilità, bugie. Lei è una donna rassegnata e un incontro le cambierà la vita per sempre. L’aspetto più intimo è proprio questo raccontarsi a una persona sconosciuta e lontana da qualsiasi etichetta sociale e il momento alto dello spettacolo è la conquista della propria identità da parte di una donna che non si sente più sdoppiata ma libera di essere e amare”
Qual è stato il momento più difficile durante le prove? Dove ti sei sentita più fragile?
“La fragilità l’ho avvertita pensando alla mia vita e a quella di mia madre, alla quale è dedicato questo spettacolo e alle donne, alle paure delle donne. E’ un testo molto intenso nella traduzione di Enrico Luttmann, che non è mai stato rappresentato in Italia e dove convivono il dolore e il candore dell’essere umano, spiazzato dalla bellezza di un incontro avvenuto in un bosco. Un incontro che auguro a tutti, con la speranza che possa rivoluzionare in positivo e dare in senso alla propria esistenza”
Lo spettacolo intimo e psicologico, a tratti comico, sarà in tournée per tre mesi, a partire dal debutto del 7 gennaio 2017 e toccherà molte città: Bologna, Milano Firenze e Torino. Il Bacio è atteso nella Capitale, ma l’appuntamento in teatro è rimandato per il prossimo anno.