“A braccia aperte” i versi della Gualtieri che cantano la solidarietà

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ph. da profilo FB

A braccia aperte della poetessa Mariangela Gualtieri, è la sua ultima raccolta uscita con I tipi della storia Rocco Carabba per la splendida collana Diramazioni di Giovanni Tesio. Il libro si presenta bene solo a vederlo, con una veste grafica appetibile e con una rilegatura in brossura veramente particolare, che dà ancora maggiore rilievo alla costa.

Il libro nasce da un progetto teatrale. In un momento storico come questo, in cui si rafforzano i flussi migratori, l’opera della Gualtieri tratta l’argomento in modo delicato. I versi sono dedicati ad Amal, una bambina burattino dalle grandi dimensioni partita dal confine tra Siria e Turchia e in viaggio per l’Europa. Sono liriche originariamente pensate per omaggiare la grande bambola durante il suo tour, che infine hanno formato questa silloge di appena trentatré pagine, eppure così intense.

“Adesso hai un cuore così grande, Amal./ Il tuo cuore si è gonfiato per tenerci ben saldo/ tutto quello che hai lasciato:/ la tua terra, la tua casa,/ il tuo piccolo letto, i tuoi giochi,/ il tuo gatto, i compagni di scuola,/ la tua scuola, i maestri, gli amici di strada,/ la tua lingua, il tu cibo,/ i vecchi della casa.”

Sono versi semplici, ma che hanno il sapore della verità e della sincerità. Qui dove la Gualtieri dà vita a un vero e proprio percorso tematico, contraddistinto da uno stile diretto e che arriva immediatamente al cuore del lettore.

Amal è tutti noi e potrebbe essere tutti noi: una bambina alla ricerca di una casa dopo che ha dovuto abbandonare la sua per cause di forza maggiore. Girovaga alla ricerca di solidarietà di quelle “braccia aperte” dove possa sentirsi al sicuro.