L’isola degli idealisti. Il romanzo postumo di Scerbanenco diventa una pièce teatrale

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In foto Pino Quartullo
L’ Isola degli Idealisti, romanzo postumo di Giorgio Scerbanenco, pubblicato da Elisabetta Sgarbi per ” la Nave di Teseo ” ha trovato dimensione teatrale presso il pregevole “Orazio Bobbio ” di Trieste per la produzione del Teatro Stabile di Trieste ” La Contrada “.
La storia ambientata sull’ Isola della Ginestra, a cui l’autore trae ispirazione dall’ Isola di Loreto nel Lago d’ Iseo. Lì vive in tranquillità la famiglia Reffi, il padre Antonio, il figlio Celestino, entrambi medici, la figlia Carla, scrittrice, i loro cugini, Vittorio e Iole.
 
Tranquillità interrotta dall’arrivo di due ladri, Guido e Beatrice che sconvolge tutta l’armonia e l’equilibrio dell’ isola. Scontri di sentimenti, tentativi familiari di rieducare i due ladri per riportarli agli antichi valori… finale a sorpresa! I personaggi del romanzo vivono attraverso gli attori dello spettacolo, ottimamente caratterizzati, che rendono efficacemente il grande lavoro dell’adattamento teatrale.
 
Dalla platea sì è dentro l’isola tramite la geniale scenografia ed i costumi di Andrea Stanisci con le luci d’effetto di Bruno Guastini. Gli interpreti Giusto Cucchiarini, Gianmaria Martini, Marzia Postogna, Antonio Veneziano, Anna Godina, sono accanto al primattore Pino Quartullo poliedrico, brillante, diretti dalla lunga esperienza di Massimo Navone, assistito da Giacomo Segulia.