DCLeaks è un sito web creato nel giugno 2016 da cui sono uscite pubblicazioni di mail di personalità del governo e dei militari degli Stati Uniti. soros.dcleaks.com è invece interamente dedicato ai documenti trafugati dalle mail del finanziere ungherese naturalizzato americano George Soros, varato appunto da Dc Leaks. Nell’agosto 2016 Mr Soros era finito sui giornali internazionali a causa di un attacco hacker che aveva trafugato dai suoi server oltre 2.500 documenti privati per poi metterli in rete attraverso Dc Leaks. Il materiale hackerato riguardava organizzazioni riconducibili a Soros ed evidenziava l’ampiezza del suo network operativo, alimentato da denaro che finiva in Stati Uniti, Europa, Eurasia, Asia, America Latina e Africa. Nella homepage del sito un video spiegava come Soros fosse considerato “l’architetto di ogni rivoluzione e colpo di Stato di tutto il mondo negli 25 anni“. Tra le organizzazioni della rete di Soros la notissima Open Society Foundation, le cui attività spaziano dalla libertà di informazione su Internet ai diritti dei migranti, dalla non discriminazione e l’inclusione sociale per tutte le minoranze alla liberalizzazione delle droghe. Quella attività di hackeraggio aveva mostrato come l’azione di George Soros fosse orientata a livello globale con lo scopo di influire nelle principali aree strategiche del mondo: il materiale documentale era in gran parte relativo al 2014 (la notizia apparve nel 2016) e riguardava ad esempio dossier sulle elezioni europee del 2014 e quelli relativi ai voti di ogni singolo Stato, passando per fascicoli sui finanziamenti elargiti alle ONG di tutto il mondo fino al dibattito politico in Italia durante la crisi in Ucraina. La finalità di soros.dcleaks.com era quella di far capire il funzionamento della Open Society Foundation e delle fondazioni correlate; un progetto, quello della Fondazione, tuttora operativo, visto il finanziamento, lo scorso anno, di 500 mila dollari contro la Brexit o l’appoggio alle sardine in Italia: “In Italia – ha dichiarato il magnate ungherese durante il recente World Economic Forum a Davos – le sardine sono più degli squali e sono destinate a vincere“. Sono “[…]un movimento spontaneo di giovani che si sono rivoltati contro Matteo Salvini“. Alla luce di tutto ciò fa riflettere l’incontro svoltosi il 26 novembre scorso a Bruxelles tra Soros e Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, al centro del quale è stata la manovra economica del governo (allora) giallo-verde. Secondo Italia Oggi, che citava una fonte riservata vicina a Timmermans, Soros aveva chiesto l’intervento della Commissione sull’Italia, ma Mr Timmermans doveva avergli risposto picche, visto il potenziale negativo su tutta l’area, soprattutto Francia e Germania, che una bocciatura dell’Italia avrebbe comportato.
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