Sono passati vent’anni anni dal debutto teatrale del musical a Broadway, ma la storia di The Full Monty nasce alla fine degli anni 90 per raccontare, tra il serio e il faceto, la trasformazione dell’economia industriale attraverso la perdita di milioni di posti di lavoro in tutta Europa.
Riproporre la versione rinnovata del musical firmato Massimo Romeo Piparo già nel 2013 è per il regista e produttore un modo leggero per portare alla ribalta un tema assai attuale: la perdita del lavoro e la conseguente necessità di riscatto sociale.
Nei panni degli intraprendenti disoccupati che si improvvisano spogliarellisti ci sono Luca Ward, Paolo Conticini, Jonis Bascir, Gianni Fantoni, il veterano e, al suo debutto nel musical, Nicholas Vaporidis.
Grazie ad una colonna sonora trascinante ed eseguita dal vivo dall’orchestra diretta dal maestro Friello, The Full Monty sicuramente conquisterà il pubblico capitolino del Teatro Sistina tra il 13 febbraio e l’8 marzo.
La storia che tutti conosciamo è senza dubbio divertente ma pure capace di far riflettere senza contare che il pubblico femminile non resterà deluso, perché il finale manterrà la promessa Full Monty, ossia… il “servizio completo”.
Tuttavia lo spettacolo non è riservato solo alla platea rosa, ma anche ai mariti, ai fidanzati e a tutti coloro che hanno vissuto un momento di crisi nella vita e che si sono dovuti rimboccare le maniche, proprio come è successo a Luca Ward, che ha fatto il camionista, a Jonis Bascir, tornato a studiare per laurearsi al conservatorio in composizione e Gianni Fantoni, specializzato in informatica.
Il tour dopo Roma proseguirà a bari, Brindisi, Messina e Catania