Grande emozione nell’incontro tra Mogol e Paolo Palumbo, il malato di Sla più giovane d’Europa, autore SIAE, che con forza e determinazione porta avanti la sua passione per la musica.
Paolo, che stasera salirà sul palco dell’Ariston con il suo brano Io sono Paolo, ha omaggiato Mogol del suo primo disco. Commosso, il Presidente SIAE ha ringraziato il giovane autore sardo: “A nome dei 90 mila iscritti SIAE grazie per la sua generosità. Sei il più grande uomo che io abbia mai conosciuto”.
Il direttore generale Gaetano Blandini ha confermato l’impegno della Società Italiana degli Autori ed Editori che sosterrà l’Associazione Finalmente abili, di cui Palumbo è fondatore con una donazione di 10.000 euro. “Tutti i diritti della canzone che Paolo eseguirà sul palco del Festival della Canzone Italiana saranno devoluti alla stessa associazione per costruire in Sardegna un centro polifunzionale per malati gravi, e SIAE rinuncerà alla commissione”.
Paolo canterà il suo brano insieme a Kumalibre e Andrea Cutri che dirigerà l’orchestra. Non riesce più a parlare da tempo, così canterà attraverso un riproduttore vocale sonoro che funziona grazie a un sensore ottico.
Un vero e proprio rap contro la malattia che lo ha colpito quattro anni fa, quando ne aveva appena 18, la canzone che Palumbo, canterà al Festival di Sanremo.
Tra i suoi tanti impegni per diffondere i diritti dei disabili, il ventiduenne oristanese ha conosciuto l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante il Seeds & Chips Global Food Innovation Summit consegnandogli il suo libro di ricette “Sapori a colori” che ha l’obiettivo di restituire la gioia del cibo e i sapori a coloro che per una patologia l’hanno persa.
Un libro legato alla sua passione per la cucina. Anni fa, infatti, Paolo sognava di fare lo chef e di frequentare l’accademia di Gualtiero Marchesi, ma la Sla si è presentata pochi mesi prima che iniziasse a fare i test di ingresso.
L’anno scorso era stato anche vittima di una truffa convinto di aver avuto accesso ad un trattamento sperimentale contro la sua malattia in Israele. Molti personaggi famosi e due squadre di calcio (Cagliari e Torino) si erano persino mobilitati per aiutarlo a raggiungere la somma per curarsi. Quel sogno purtroppo è svanito, ma ora uno si realizza: salire sul più importante palco italiano per cantare l’amore per la vita. Nonostante tutto.