L’eredità di Salomone. La magia ebraica in Italia

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L’eredità di Salomone. La magia ebraica in Italia

Non tutti sanno che, al pari di tutti i popoli che hanno abitato la nostra penisola, anche gli ebrei si sono tramandati nel corso dei millenni leggende su persone che praticassero la magia, vista tuttavia come un atto immorale dai rabbini. Un ricco patrimonio di storie che è stato approfondito nel volume L’eredità di Salomone. La magia ebraica in Italia e nel Mediterraneo (Giuntina, 2019, 436 pagine, 40 euro), curato da Emma Abate.

L’eredità di Salomone. La magia ebraica in Italia

Il volume racchiude 12 saggi scritti da 13 autori: attraverso di essi emerge che già nel primo secolo d. c. anche i romani vedevano in Re Salomone un maestro delle arti occulte, soprattutto per quanto riguarda la taumaturgia e gli esorcismi. E anche secoli dopo, nell’Europa medievale, i racconti ebraici che parlano di magia narrano soprattutto di persone capaci di liberare le donne che si pensava fossero possedute da spiriti maligni. Queste pratiche furono tuttavia per lungo tempo ostracizzate dai capi delle comunità e da figure illustri come il filosofo Maimonide.

La tradizione italiana ha un ruolo importante in questo contesto; basti pensare che il più celebre manuale di magia ebraica, il Sefer Simmus Tehillim, fu stampato nel 1551 nel Ducato di Mantova.