“Sono tanti anni che suono in giro ma non avevo mai inciso nulla; in molti, però, mi chiedevano un disco e così mi sono decisa”. Su etichetta Soter, la talentuosa cantautrice e attrice Adel Tirant ha pubblicato Adele e i suoi eroi, dieci tracce (più la bonus track Settembre) in cui si ritrovano tutti i riferimenti dell’eclettico percorso dell’artista, dalla pittura alla chanson francaise.
“E’ un disco indipendente nel reale senso della parola, un disco artigianale, necessario, realizzato come atto di reazione e resistenza a un mercato discografico che non funziona bene”, dice Adel della sua opera prima. I suoi eroi, quelli del titolo, sono tutti coloro che ha incontrato sul suo cammino e che hanno lasciato tracce importanti, da chi l’ha sostenuta acquistando a scatola chiusa l’album attraverso la campagna di crowdfunding ai colleghi e musicisti con cui ha collaborato. Tra questi c’è Giovanni Block, conosciuto sul palco aperto di Dignità Autonome di Prostituzione, spettacolo di Luciano Melchionna dove Adel è protagonista e che ha curato l’arrangiamento e la produzione artistica del disco: “Ha definito e dato forme alle mie canzoni, componendo un album ricchissimo di echi e spunti che definirei pop orchestrale”.
Nata a Roma da mamma peruviana e papà siciliano, un’infanzia trascorsa tra la capitale e Milano, Adel dà spessore come poche alle sue canzoni, siano esse in italiano, in siciliano o in francese. Enorme l’amore per Édith Piaf, che omaggia da tempo sulle scene italiane e che ha scoperto per caso: “Un giorno, da ragazzina, mentre cantavo le canzoni siciliane in un gruppo di ricerca popolare, mi si accostarono turisti francesi urlando “Piaf, Piaf”. Mi spiegarono che la ricordavo nella passione che trasmettevo, nel fervore. Cominciai ad ascoltarla, a leggere della sua vita, e in effetti ci accomuna questo senso estremo ed emotivo dell’esistenza, questo vedere l’amore ovunque e forse molto altro di cui non sono nemmeno consapevole”.
Sono diverse le esperienze che la cantautrice ha raccolto negli anni, dal teatro all’avanspettacolo, passando per fiction e cinema. “Tra le arti – conclude – la recitazione ti forza a stare nel qui e ora, avvicinandosi alla meditazione. Questo mi aiuta a stare con i piedi attaccati all’istante, vista la mia natura che svolazza, come le figurine dei quadri di Chagall!”