Caro Cecchi Paone, a volte la cultura non basta!

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Moreno Amantini IRRIVERENTE OFFCorreva l’anno 2001 quando Alessandro Cecchi Paone, durante la proclamazione dei Telegatti, che vedevano la vittoria della prima edizione del Grande Fratello, inserito nella stessa categoria di Super Quark e de La Maccchina del Tempo, fece una delle sfuriate televisive rimasta negli annuali della tv: «Facciamo uno sforzo incredibile per portare la cultura in prima serata e costringiamo il pubblico a scegliere tra Super Quark, La Macchina del Tempo e il Grande Fratello. Non ci sto!». Queste le parole che urlò davanti tutta la platea e il pubblico che stava seguendo il programma da casa.

Sicuramente l’accostamento dei tre format fu completamente errato, ma ricordiamoci sempre che la prima edizione del reality, diventato oggi uno show a tutti gli effetti, nacque con uno spirito totalmente differente. La prima edizione, composta e garbata, condotta da Daria Bignardi, aveva un focus sociologico. Fu un vero e proprio esperimento socio antropologico mirato a spiegare i comportamenti umani, con annessi risvolti psicologici, dovuti alla reclusione e convivenza forzata con perfetti sconosciuti.

Caro Alessandro Cecchi Paone, la cultura è una cosa, la saccenza altro
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Bene. Nel tempo tutto muta. Così come muta il pensiero di Cecchi Paone, che decide di entrare proprio nella casa del Grande Fratello nell’edizione Vip.

La cultura entra nella casa. Nemmeno per sogno. Paone nel bunker di Cinecittà è durato come un gatto in tangenziale.

Conferma che la cultura in tv non paga? Niente di tutto questo. Cecchi Paone si presenta saccente, a tratti eccessivo e oserei dire anche un filino maleducato nel sottolineare le sue tesi: ricorderete il suo pensiero su Fabrizio Corona espresso a Silvia Provvedi. Toni alti e frasi non proprio pregne di quel linguaggio che si usa nei salotti della cultura.

Insomma, va bene ricredersi su un programma tv, va bene decidere di partecipare al Grande Fratello, ma avere la prosopopea di essere cultura mi sembra davvero troppo. Anche il pubblico non ha apprezzato.

Del resto la cultura è una cosa, la saccenza è altro. In molti hanno espresso qualche perplessità sulla partecipazione di Paone al Grande Fratello mentre, personalmente, non ci ho visto niente di male. Anzi, ho trovato il tutto perfettamente in linea con il suo ruolo e personaggio degli ultimi anni: spesso ospite di Barbara d’Urso, si trova a commentare fatti di costume e diatribe da gossip degne di rotocalchi e settimanali di cronaca rosa.

Una cosa è certa, nella casa Cecchi Paone ha avuto molto a che ridire nei confronti soprattutto delle donne, con cui ha avuto accesi scontri verbali: un velo di mancata eleganza nei confronti del gentil sesso da parte di Alessandro. Insomma, che sia un uomo colto e di scienza non v’è dubbio, ma forse Cecchi Paone dovrebbe rivedere qualcosa. Ca va sans dire …