E’ da poco trascorsa la notte di San Lorenzo, meglio conosciuta come la notte delle stelle cadenti. Tutti rivolti col naso in su a caccia di desideri. Ebbene sì, noi abbiamo il potere di trasformare in magia e romanticismo qualcosa che di romantico e magico ha ben poco, almeno per la tradizione cristiana e, dunque, per chi crede. La notte del 10 agosto è infatti associata al Santo di cui porta il nome e le stelle cadenti ai tizzoni ardenti con cui fu trucidato sulla graticola. Esatto. Avete capito bene. Noi aspettiamo con ansia di vedere qualche stella cadente per esprimere un desiderio, ma per il cristianesimo queste stelle simboleggerebbero i tizzoni ardenti che avrebbero trucidato Lorenzo, divenuto poi Santo. Credenze, storie, racconti, tradizioni del passato che, forse, non conosciamo benissimo, ma che continuiamo a vivere. Se storie e tradizioni del passato si fondono, proprio come nel caso della notte di San Lorenzo, anche se c’è un errore di valutazione e qualcuno ne ha modificato l’interpretazione, diciamo che si può chiudere un occhio perché non fa male a nessuno. Fatta eccezione del povero Lorenzo.
Il problema è quando del passato non facciamo tesoro per migliorare il futuro. A cosa mi riferisco? Al servizio di leva che il vice premier Matteo Salvini vorrebbe reintrodurre. Un anno di leva obbligatoria. Ma non vi sembra un tantino demodé? Oserei dire anche piuttosto inutile. Ho sempre reputato il servizio militare un anno di vita perso, soprattutto per chi non ha nessuna voglia o interesse di intraprendere la suddetta carriera. Lasciarlo facoltativo secondo me ha anche più senso perché chi sceglie di arruolarsi lo fa convinto e spinto da motivazione sincera. Perché aprire queste finestre del passato? Insomma, mentre noi siamo ancorati al passato, il resto del mondo va avanti, tra ricerche e sperimentazioni alla conquista del miglioramento. Almeno si spera.
Mentre Salvini rievoca qualcosa di decisamente amarcord è stata lanciata la sonda Parker Solar Probe della Nasa, la prima destinata a sfiorare il Sole arrivando a una distanza record di 6 milioni di chilometri. Una sonda che studierà la parte più esterna dell’atmosfera solare e le tempeste magnetiche, per prevederne le conseguenze su Terra e missioni spaziali. E noi ancora vogliamo far marciare obbligatoriamente i nostri ragazzi o fargli fare l’alzabandiera delle sei? Ci manca solo di rivedere in tv Classe di Ferro con Pappalardo.
Perché il passato in Italia torna sempre più intrusivo? Malinconia? Incapacità di andare avanti? Progresso o regresso? Pensate anche alla tv: nella prossima stagione televisiva Antonella Clerici riesumerà Portobello, celebre programma di Enzo Tortora. Un successo della fine degli anni ’70 e inizio degli ’80. Va bene che il vintage non passa mai di moda ma provare ad osare e creare qualcosa di nuovo non sarebbe male! Confucio diceva: “Studia il passato se desideri definire il futuro”. Studia, non copia. Meditate gente, meditate. Ca va sans dire …