
Le tette delle donne, l’uomo troglodita, le gesta eroiche della “iolanda” e il marpionismo del Cav: questi stereotipi fanno ancora ridere? Le tette si possono rifare e non è più chiaro se quella con le tette è veramente stupida. L’uomo non è troglodita ma è una vittima bipolare del precariato in continuo conflitto col femminile, spesso indeciso sulla vasta scelta delle perversioni sessuali del 2014, tutt’altro che clavizzato. La figa non muove nemmeno più 50 euro … Cav… Cav chi?
L’incredibile Urka (Mondadori, pp.200, 18 euro) è una raccolta di pipponi della domenica della gran Comica di Stato, Luciana Littizetto. Che può piacere e non piacere, divertire e non divertire, ma ha un difetto se i pipponi sono trascritti così come sono: non fa ridere. E’ troppo vivamente legata all’attualità. La quale, oltre a non avere bisogno di esegesi ma al massimo di titoli, è viva finché è attuale, e poi, il giorno dopo, è già morta. Ad apprezzarne gli stereotipi, a trovarli divertenti, i sermoni di Littizzetto vanno bene così se si fa il live cabaret della domenica. Questi si uniscono ai fatti della settimana, vi si applica una comicità sapida o molto stupida. La gente ride, guarda la tv, spegne la luce e si riproduce. Così va il mondo.
E in questo caso il punto è semplice: il libro non si legge. La trascrizione, senza cambiare una virgola, di un monologo televisivo, è noiosa perché contingente. E quando si trascrive senza cambiare una virgola un monologo comico in un libro, il risultato non è più comico. E non è nemmeno satirico. E’ come se mi dicessero: “leggi il giornale di 4 mesi fa”, senza data e senza titoli. Io risponderei: “ok, ma perché? Sono così felice che sia passato il tempo. Lo farei solo se si tratta di qualcuno di divertente, financo socialmente utile, come Travaglio. E non potrei rinunciare ai titoli e alle date.

L’alternativa? Io preferisco la finzione. I classici. Regalerei una raccolta le Novelle di D’Annunzio (Mondadori, pp. 1072, 12,90 euro) . D’Annunzio farcisce le novelle di vero amore con la vera attualità. Non viceversa.
L’altro giorno risfogliavo la mia edizione, et voilà ecco descritta l’espressione di un giovane indigente prossimo al suicidio “Ed egli sorrise, come sorride l’onorevole Depretis quando trova lo scioglimento di un qualche difficile nodo parlamentare”. Un amore vero. E se non è la finzione (o la verosimiglianza) che si sta cercando, ma l’attualità, gli stereotipi su uomini e donne, l’amore, e pure il sorriso: regalate un libro di Maurizio Milani, come La donna quando non capisce si innamora (Kowalski, pp.188, 6 euro) o Fidanzarsi non conviene (Barbera, pp.157, 12,90 euro). O seguite la sua rubrica Innamorato fisso su Il Foglio. E’ divertente.
La Littizzetto ha un grade pregio, quello di aver capito che qualche italiano ha la sua stessa quantità e qualità di cervello.
La Littizzetto ha un grada pregio, quello di aver capito che qualche italiano ha la sua stessa quantità e qualità di cervello.
Non avrei mai comprato questo libro , ma quando mi si dice di non comprare è per me un buon motivo per comprarlo.
visto? anche l’antistrenna funziona
Spero ne venda 10 milioni di copie cosi la prossima volta potrà devolvere in beneficenza non 100 ma 102 euro.
Sarebbe ora che questa bella sinistronza si mettesse davanti ad uno specchio e si sputacchiasse .
Un articolo idiota
bah… l’articolo non è male. Preferiamo Maurizio Milani. Far ridere scrivendo è un’impresa che alla Litizzetto, brava in tv, non riesce. Peccato.
Ma scusate , quando mai ha fatto ridere? Lo fanno solo gli imbecilli cronici.
comprare il libro di uma símile squallida a, meglio fare um oferta a gente bisognosa e onesta com tutti i soldi che há rubato e continua a rubare ala RAI, andasse a fa.in c….@
Littizzetto e il suo “libro” .. un semplice spreco di spazio e di … tempo!
PENSO CHE LE PAGINE DELLA SCHIFEZZA DELLA LITTIZZETTO SIANO BUONE PER ANDARE AL CESSO….
Buonr per andare al cesso? Avrei scritto anche poco bone………..
Redazione, prego. Niente illustrazioni pornografiche !
Una persona libera apprezza anche la libertà di chi dice di non comprare un libro, a meno che si pensi che i lettori siano dei pecoroni influenzabili da un’opinione o da una critica liberamente espressa. Il ridicolo, lanciato a vanvera, a volte è un boomerang.
una persona libera SA che se qualcuno cerca di convincerti a non comprare un libro lo fa proprio perchè vuole che i pecoroni siano influenzabili solo da lui e da quelli che la pensano come lui.
Il pensiero diverso è comunque pericoloso e va fermato
Magari con un bel rogo (come facevano i nazisti) oppure con massicce dosi di Barbare D’Urso e Studi Aperti che ti martellano con le loro verità a tal punto da farle diventare “verità assolute”
Pensiero diverso quello della comica palazzinara ? Siamo all’apoteosi del ridicolo, cerchiamo di essere seri, una volta tanto, non stiamo parlando di Dostoevskij, Cechov, Tolstoi, Gogol, Puskin, Bulgakov o Solzenicyn. Comunque alla fine è sempre la Mondadori di Marina Berlusconi che pubblica le stupidate lucianesche. Per quanto riguarda le TV esiste sempre San Telecomando o il tasto OFF, come via salvifica.
ah mondadori
Nessuno di noi è libero. Siamo tutti governati dai microchip.(scherzo eh)
Una persona libera non deve comperare un libro perchè glielo dice qualcuno che l’ha letto (magari perchè non condivide le idee dell’autore)…. Ridicolo un articolo del genere…..
C’è poco da condividere le idee. Il punto è un altro. Ciò che funziona in tv può non funzionare sulla pagina bianca.
nella sua libreria……………non mancheranno sicuramente i libri……………del voltagabana per eccellenza…………………il forzista o Renziano……….e qualche mattina………… leghista…………………Bruno Vespa……………………………..
Comments are closed.