
Secondo la mitologia le origini di Napoli troverebbero fondamento ne l’Odissea. Protagonista la sirena Partenope che, fallendo con il suo potere di incantatrice nei confronti di Ulisse, si uccise precipitandosi da uno scoglio. Il suo corpo fu condotto dalle correnti sulle sponde di Megarita, dove oggi sorge il Castel dell’Ovo. Qui gli abitanti del posto la deposero in un maestoso sepolcro e diedero il suo nome al loro villaggio.
Sono tante le leggende “ignorate” che appartengono alla Neapolis greco –romana e che riecheggiano tra le vie del suo cuore pulsante in uno strepitante patrimonio archeologico. L’Associazione “M.A.F. Mythos, arte e foto” rivendica queste storie con Sguardo u Napoli, un foto racconto in chiave contemporanea dei miti legati alla città. “Sono quindici scatti realizzati da ragazzi tra i 16 ed i 35 anni -spiega Adelaide Di Nunzio, fotografa e ideatrice del progetto – tutti selezionati attraverso un bando ed inseriti in un workshop con lezioni laboratoriali di fotografia, archeologia e filosofia”. Una mostra itinerante “ospitata” negli spazi per le affissioni pubblicitarie del Comune nel percorso che va da Piazza del Gesù a Via Foria.
Ritratti contaminati di una cultura che diventa più comprensibile alle nuove generazioni grazie ad un linguaggio a tratti pop. Un dio Apollo con un sole tatuato sulla schiena, Sirene dalle code forgiate in lunghi abiti drappeggiati ed ancora riti propiziatori in cui cuffie high tech indossate da sensuali baccanti sostituiscono tamburelli e cimbali. “Abbiamo scelto tre soggetti – continua la Di Nunzio – Dionisio, Partenope, Apollo e Mithra. L’obiettivo era attualizzare queste divinità in luoghi simbolo della Campania, da Posillipo alla Cripta dell’Asilo Filangieri, passando per il lago d’Averno, secondo la prospettiva dei giovani”. Tra gli autori delle foto anche tre ragazzi stranieri provenienti dalla Russia, dal Bangladesh e dallo Sri Lanka.“Si tratta di un’azione performativa fotografica frutto di un percorso condiviso. Abbiamo mostrato un lato nascosto di Napoli attraverso le sensibilità diverse dei nostri ragazzi. E’ stato anche realizzato un documentario di questa esperienza dal titolo Mito, arte e foto del regista Luigi Scaglione”. L’iniziativa, promossa dall’assessorato ai Giovani, Creatività e Innovazione del Comune di Napoli, rientra nell’ambito dei Piani Locali Giovani – Città Metropolitane.