“Dal Cuore alle Mani”, con Dolce&Gabbana il made in Italy diventa arte

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Dopo Milano e Parigi, la mostra di Dolce&Gabbana sbarca oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 13 agosto. Non un semplice riallestimento, ma una narrazione ripensata per il contesto e arricchita di nuovi elementi.

14 sale per un viaggio immersivo nella bellezza fatta di moda, arte e forti contrasti: dalla sofficità dei tessuti alla rigidità del vetro ai corsetti in 3D, dai colori sgargianti alle tonalità assolute, dal sacro al profano, il tutto impreziosito di dettagli intrisi di simbolismo e mai lasciati al caso. Tutto questo è “Dal cuore alle Mani”, la mostra di Dolce&Gabbana che apre i battenti a Roma a Palazzo delle Esposizioni, il più grande spazio espositivo della Capitale, dal 14 maggio al 13 agosto.

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio di Roma Capitale, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo con IMG e curata da Florence Müller con le scenografie di Agence Galuchat, non è un semplice riallestimento delle mostre di Milano e Parigi, ma rappresenta una nuova narrazione, unica nel suo genere, in cui le oltre 200 creazioni uniche di Domenico Dolce & Stefano Gabbana si fondono con lo spazio per un viaggio tra arte, architettura, moda e materia.

Il percorso espositivo in cui si ravvisa una cura meticolosa dei dettagli, si sviluppa in un susseguirsi di grandi sale, ciascuna caratterizzata da una unicità tematica e cromatica, per una superficie di oltre 1.500 metri quadrati che celebrano il Made in Italy attraverso l’arte, l’artigianato e il lusso in un racconto rivoluzionario, irriverente e, certamente, non convenzionale. Le sale raccontano le radici e le influenze culturali dei due stilisti: i colori vivaci della Sicilia, terra natia di Domenico Dolce ma anche la Madonnina del Duomo di Milano, quella città che negli anni ’80 ha rappresentato per lui l’approdo e l’inizio di una carriera senza eguali grazie anche all’incontro con il meneghino Stefano Gabbana. Ma anche il teatro, il balletto, l’opera, le suggestioni della ‘dolce vita’… senza dimenticare tre nuove sale: “Arte Sarda” un tributo al patrimonio culturale e tradizionale della Sardegna; “Cinema”, un tributo alla settima arte di Giuseppe Tornatore, da sempre fonte di ispirazione per i due stilisti, e “Anatomia Sartoriale”, probabilmente la più sorprendente dell’intero percorso. Un vero e proprio laboratorio sartoriale in cui le mani esperte di alcune artigiane danno corpo alle intuizioni di D&G, trasformando i bozzetti su carta in vere e proprie opere d’arte.