Alfredo Rapetti Mogol, noto non solo come autore di celebri canzoni, ma anche come artista visivo, presenta una selezione delle sue opere in una mostra dal titolo La musica delle parole a Monza presso ARCgallery. Qui l’artista propone una serie di lavori che fondono scrittura, pittura e scultura, esplorando l’ambivalenza tra concetto e oggetto. La sua ricerca artistica, sviluppata attraverso l’uso di materiali diversi come carta, tela, piombo, marmo, cemento e gesso, si concentra sulla trasformazione della scrittura in una forma visiva e tangibile.
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Rapetti Mogol, milanese classe 1961, cresce in una famiglia immersa nella creatività letteraria e musicale, in seguito amplia questa tradizione attraverso l’arte visiva. Dopo aver iniziato nel campo della grafica e dell’editoria, dal 1996 si dedica maggiormente alla pittura, sviluppando il suo stile sotto la guida di artisti come Alessandro Algardi e Mario Arlati.
Un elemento centrale del suo lavoro è l’unione tra il dipingere e lo scrivere, come emerge nei cicli di opere “Lettere” e “Mappe del cielo”, realizzati con la tecnica dell’impuntura. Le tele diventano spazi su cui l’artista raccoglie messaggi e pensieri, un pentagramma visivo che richiama la musica interiore fatta di segni e simboli. La sua esplorazione della scrittura continua con la scomposizione alfabetica, che sfida il visitatore a decodificare testi frammentati e criptici, richiedendo una partecipazione attiva per interpretare i nuovi significati.
Rapetti Mogol combina così il suo ruolo di autore musicale con quello di artista visivo, creando un ponte tra linguaggio e arte figurativa, in una sintesi unica che rispecchia la sua duplice passione. Il curatore della serata è Fortunato D’Amico, mentre la mostra, che inaugura sabato 12 ottobre, sarà aperta al pubblico ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 15 alle 19, sino al 30 novembre, presso l’ARCgallery di Monza.