In mostra “Una rosa per Norma”

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È stata inaugurata alla metà di novembre una mostra documentale sulla giovane martire Norma Cossetto, vittima delle foibe e dell’esilio degli italiani che furono cacciati dall’Istria e dalla Dalmazia per mano delle milizie jugoslave obbedienti al maresciallo Tito.

L’evento “Una Rosa per Norma Cossetto” si è svolto a Colle Oppio, in quella che fu la prima sede del Movimento Sociale Italiano, gentilmente restituita ai romani dal sindaco Roberto Gualtieri su richiesta del fondatore della sezione, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, promotore della manifestazione nella Capitale.

Nel percorso della mostra, inaugurata dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano insieme al ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, Gloria Sabatini e Sabrina Fantauzzi, raccontano la storia della giovane Norma Cossetto che fu violentata dalle truppe titine e successivamente infoibata ottanta anni fa e non solo, attraverso i pannelli esposti infatti i visitatori trovano testi dedicati alla storia italiana del dopoguerra, alle regioni di Istria e Dalmazia che un tempo facevano parte del Bel Paese e che oggi invece sono visitate con orgoglio da chi si bea di trascorrere le vacanze in Croazia senza sapere che la costa dell’Adriatico Orientale era italiana.

Esposta all’ingresso della galleria si trova la medaglia d’oro al Merito Civile che venne conferita, il 9 dicembre 2005, dall’allora presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, a Norma Cossetto. Nella motivazione si legge: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 Ottobre 1943, Villa Surani, Istria.”

Lo spazio resterà a disposizione del pubblico fino al prossimo 24 febbraio 2024, negli orari compresi tra le 9 e le 13 del mattino e tra le 15 e le 19 del pomeriggio, tranne il sabato in cui sarà possibile visitare lo spazio gratuitamente solo al mattino.

Il programma si inserisce nella manifestazione patriottica ideata dal Comitato 10 Febbraio, si svolge in 345 città italiane ed estere nel ricordo della giovane martire, e prevede, anche a Roma, nella sede in  via delle Terme di Traiano 15/a, presentazioni di libri, tavole rotonde, testimonianze e presentazione dei film di cui si racconta attraverso i pannelli esposti.

“Non ci sono grandi esposizioni che raccontano la storia tragica degli italiani di origine istriana, giuliana e dalmata a cavallo tra il ‘43 e il ‘45, quindi, finalmente, le scolaresche avranno un luogo a Roma per conoscere questa storia che è stata nascosta per decenni fino all’istituzione da parte del Parlamento del Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio” ha detto  il vicepresidente Rampelli presente all’inaugurazione insieme al vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, la senatrice Lavinia Mennuni e molti esponenti del Parlamento italiano e del consiglio comunale capitolino.