Quando le praline prendono il Viagra diventano “pralone”. Questo divertissement linguistico un po’ scanzonato è quanto di meglio si possa dire per salutare il nuovo corso del progetto di divulgazione artistica, Praline. Prelibatezze dal mondo dell’arte, ideato da Sergio Mandelli in procinto di arrivare alla puntata numero 100.
Le vediamo su YouTube annunciate ogni volta da un’inconfondibile introduzione musicale e ad ogni occasione chiudiamo il video (in media 5 minuti) con la certezza di avere finalmente non solo capito la produzione di artisti apparentemente “difficili”, ma anche desiderosi di aspettare la prossima puntata, dedicata a un altro artista contemporaneo, come se stessimo seguendo una serie tv.
Sergio Mandelli con garbo, precisione e semplicità ci “spiega” e ci “dispiega” l’arte contemporanea, l’arte di quegli artisti che apprezzavamo ma che magari eravamo timorosi di approfondire: senza sacrificare la precisione con la semplicità, la “Praline” di Sergio Mandelli ci introducono in 5 minuti di video nel mondo di un artista dal curriculum espositivo consolidato. Lì abbiamo visto artisti del calibro di Tino Stefanoni, Davide Coltro, Wainer Vaccari, Gianni Asdrubali, Valentino Vago, Gillo Dorfles ma anche Florencia Martinez, Enrico Robusti, Vincenzo Marsiglia e tanti altri.
Spiegazione dell’arte contemporanea ma non solo, perché l’attività esplicativa si coniuga attraverso proposte di investimento come Mr. Savethewall, Maurizio Galimberti, Marina Abramovic e Piero Manzoni solo per citarne alcuni.
Oggi, dopo più di un decennio di onorata divulgazione culturale e di informazione sul mercato dell’arte, ci prepariamo all’upgrade del prodotto editoriale con una formula arricchita, Praline in tv, che dai canonici 5 minuti si estendono ai 30 minuti con interviste agli artisti e approfondimenti.
La prima puntata è tutta incentrata su Dario Brevi, la cui ricerca artistica comincia negli anni Ottanta in quella Milano capitale della moda, della tivù commerciale e del divertimento notturno, che gli permette di elaborare il suo linguaggio neopopular che sfocerà nel movimento artistico “Nuovo Futurismo” presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli.
Seguiranno altre puntate monografiche dedicate a Giovanni Sesia, Paco Minuesa, Walter Bortolossi. I video monografici della Praline in tv sono particolarmente indicati per gli appassionati, i galleristi, i collezionisti e gli studenti dell’accademia d’arte e del liceo artistico. Le Praline in TV sono puntate monografiche trasmesse da ArteInvestimenti sul canale 133 del digitale terrestre.