Tra pittura e scultura Pietro Geranzani in dialogo con Giancarlo Sangregorio

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Il giorno 28 maggio 2023 negli spazi della Fondazione Sangregorio Giancarlo a Sesto Calende in provincia di Varese, si inaugura la mostra “Le loro teste sono verdi e le loro mani sono blu” del pittore Pietro Geranzani (Londra, 1964) in dialogo con le opere dello scultore Giancarlo Sangregorio (Milano 1925 – Sesto Calende 2013) e la sua collezione di arte primitiva.

In mostra 20 opere tra dipinti di grandi dimensioni, sculture ed esempi di arte africana dalla collezione personale di Giancarlo Sangregorio.

La mostra è curata da Angelo Crespi, storico e critico dell’arte, presidente del MAGA di Gallarate, che offre anche un esauriente testo in catalogo pubblicato dalla Fondazione Sangregorio Giancarlo, presieduta da Francesca Marcellini.

Un dialogo serrato tra le opere del pittore Pietro Geranzani e quelle dello scultore Giancarlo Sangregorio, che conduce il visitatore a compiere un viaggio alla scoperta di sé, dell’altro, del mondo, dell’archeologia, della passione per l’antropologia dei due artisti. L’elemento d’unione è senza dubbio l’arte che Giancarlo Sangregorio ha collezionato nei suoi viaggi, quella dell’esploratore, ricognizione diretta di luoghi ignoti o poco conosciuti.

Saranno esposte eccezionalmente alcune opere di arte africana che Sangregorio ha raccolto nel corso dei suoi viaggi e che sono conservate negli spazi della Fondazione. Una raccolta importante che testimonia la sensibilità dello scultore per la forma, il mito, la natura più profonda dell’espressione di popoli lontani.

Geranzani non ha conosciuto personalmente Giancarlo Sangregorio ma lo ha guardato nelle sue sculture, nelle sue poesie, nella sua casa. Ne è nato un colloquio, un dialogo intimo e animato, un confronto che questa mostra intende offrire al visitatore.

Il percorso espositivo inizia a sorprendere già nel parco dell’abitazione di Sangregorio, ora museo, dove è allestita in sede permanente la ricca collezione delle sue opere, talora monumentali, e si concentra nel suggestivo spazio dell’atelier, adibito alle mostre temporanee, fatto costruire da Sangregorio stesso su ispirazione dell’architettura di Alvar Aalto.

Il 28 maggio 2023 alla Fondazione Sangregorio Giancarlo Angelo Crespi presenta la mostra di Pietro Geranzani

Pietro Geranzani ha costruito la mostra immaginandosi compagno di viaggio di Giancarlo Sangregorio. Sorprende la straordinaria assonanza formale e ideale tra le loro opere. Un’unità di visione che è, per ragioni storiche, azzardata, ma che Geranzani ha sintetizzato così: […] Lui non c’è adesso. Ascolta come ascolto anch’io. Sentiamo il lento e inesorabile rumore di fondo. Goccia dopo goccia si formano le concrezioni che lui scolpisce e che io dipingo. Lui scolpisce, toglie e rivela, io dipingo, metto e raccolgo le briciole che lo scultore lascia a terra. Le plasmo con l’olio e le accumulo in una concrezione nuova. Una forma che è quella del mondo perché è questa che vediamo tutti i giorni, in tutti i luoghi, insieme.

Il titolo della mostra è un verso della nota poesia The Jumblies di EdwardLear (Londra 1812).

I Jumblie hanno teste verdi e mani blu, creature fantastiche che popolano le lande più lontane del pianeta.

Geranzani, nel testo pubblicato in catalogo, ci ricorda che viaggiare, in fondo, non è altro che mettersi alla ricerca appassionata dei Jumblie: […] Mescolandomi agli abitanti di un villaggio Himba del Kaokoland, dal corpo e i capelli ros-si, cosparsi con l’Otjize, che profumano della Commiphora multijuga, registrando i loro racconti antichi; o traversandole pianure dell’India nord occidentale sorvolate dalle bianche gru siberiane; o chiedendo agli schivi abitanti delle alture tibetane cos’è per loro alto e basso. Il viaggio è per me una dimensione necessaria e irrinunciabile, che non ha niente a che vedere con le occasioni di svago del turismo di massa. Nell’opera più nota di Paul Bowles, Il tè nel deserto, uno dei protagonisti traccia una fondamentale distinzione fra i turisti e i viaggiatori: mentre per i primi esiste sempre un luogo originario cui far ritorno, i secondi fanno del viaggio una condizione esistenziale permanente.

La Fondazione Sangregorio Giancarlo diviene, dunque, un punto di partenza o di attracco per tutti coloro che la visiteranno. La mostra, e il dialogo temporaneo tra Geranzani e Sangregorio, è l’emblema fugace e splendente di quel passaggio che è l’esistenza, un’eterna ricerca dello sconosciuto.

Per il giorno dell’inaugurazione sarà disponibile un bus navetta gratuito dal parcheggio del centro Sportivo presso Piscine Wave. Il posteggio della Fondazione non sarà accessibile.