
Il 9 marzo, nella Sala Borgna dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco riceverà il prestigioso Premio M.Arte 2023. Il Premio è un’opera realizzata per l’occasione dell’artista Maria Luisa Belcastro Scultura – Ciclo Icone Maschera n. 14. L’artista calabrese Maria Luisa Belcastro è stata allieva di Fazzini e di Mario Lupo. Nella precedente edizione è stato premiato Luigi Cavanna il direttore del dipartimento di Oncoematologia dell’ospedale di Piacenza e nel 2021, è stato assegnato all’attuale Ministro Gennaro Sangiuliano.
Buttafuoco non ama la definizione di “intellettuale”: “Preferisco – dice – quella di artista, che sa cimentarsi tra costruzione e creazione”. Ed è proprio per il suo talento creativo come scrittore che l’Associazione culturale M.Arte e la sua presidente Roberta Di Casimirro, ha deciso di premiarlo.
A seguire, alle 19.30, andrà in scena lo spettacolo “Il lupo e la luna” tratto dal romanzo di Pietrangelo Buttafuoco, nella trasposizione teatrale di Valentino Picone.
Il lupo e la luna è una storia popolare vera – ritrovata e scritta da Buttafuoco – che è stata adattata per le scene con la tecnica del “cunto” musicale (l’antica forma di narrazione orale della Sicilia). È portata in scena da Lello Analfino e Salvo Piparo della Compagnia Kleis, con le musiche originali dello stesso Analfino. Si raccontano le vicende del messinese Scipione, sottratto al padre dai pirata che poi diverrà comandante degli eserciti Ottomani e conquistatore, ma con la nostalgia per la sua terra d’origine.
L’ Associazione M.ARTE nasce, nel 2009, dalla volontà di un gruppo di amici di spinti dalla necessità di vedere concretizzato un nuovo movimento culturale, apolitico e apartitico, che sperimenti e ricerchi l’Eccellenza nelle Arti come nelle Scienze, nella Pittura come nella Scultura, e ancora nella Letteratura e nella Musica e in tutte quelle attività umane che riproducano il reale o il fantastico nelle migliori forme espressive e con tutte le tecniche e tecnologie possibili per contribuire fattivamente a far riconoscere, e quindi a perseguire ed assimilare, i Valori fondanti della nostra millenaria società.