Avete tempo fino al 30 novembre per visitare alla Fondazione Matalon di Milano la mostra del Maestro Marco Nereo Rotelli: del resto, in questi giorni di conferenza sul clima Cop27 di Sharm el-Sheikh l’occasione val bene una visita. Difatti è nota la cifra stilistica del Maestro, che riattiva a dimensione artistica gli oggetti scartati dalla società del consumo: si ricordi la sua gondola blu con rifiuti recuperati in mare, vecchi pneumatici dipinti con pigmenti di colore blu, installazione ambientale che Nereo Rotelli ha recentemente portato al Museo Storico Navale della Marina Militare a Venezia in occasione della Giornata Mondiale della Terra. Alla Fondazione Luciana Matalon ritroviamo lo stesso spirito di intrapresa artistico/sociale, con la mostra Lib(e)ri per il mare, quattro libri in marmo di Carrara, di 700 kg l’uno, con dimensioni di circa 2 metri per un’altezza di 80 centimetri, a rappresentare i quattro punti cardinali che invitano il Sud, l’Est, il Nord e l’Ovest a una dimensione interiore protesa al mare, al mondo, all’intera umanità. Del resto, come si evince dal testo introduttivo alla mostra milanese, Lib(e)ri per il mare “[…]racconta molto degli ultimi interventi di Rotelli, delle sue molteplici attenzioni, del suo perenne sguardo allo sciabordio delle onde marine, che specie attraverso i versi dei poeti sono divenuti respiro artistico, eventi epifanici, scialuppe adatte a muovere sensibilità ammutolite, tentativi di dare un segnale riguardo al vicino disastro ecologico”. Abbiamo tutti in mente l’estetica del sublime sintetizzata pittoricamente in pieno Romanticismo da Turner in quadri come Il molo di Calais: e due libri della mostra di Nereo Rotelli sono dedicati a quel poeta inglese Percy Bysshe Shelley, fra i romantici più celebri e amante del mare, la cui parole risuonano come le onde del mare e trasmettono l’energia del divenire e la forza della Natura. Che, ce lo insegnava il Leopardi, sa essere benigna e sa essere matrigna. I “libri” di Nereo Rotelli sono esposti negli spazi della Fondazione Matalon, insieme agli schizzi e altre opere dell’artista.
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