“Il Ritratto di Pier Luigi Farnese”, a Parma in mostra il capolavoro di Tiziano

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Sarà esposta dal 18 marzo a Parma, presso il Complesso Monumentale della Pilotta, il Ritratto di Pier Luigi Farnese in armatura di Tiziano (1546) nell’ambito della mostra “I Farnese. Architettura, Arte, Potere”, inserita nel programma di Parma Capitale della Cultura. Il dipinto fa parte della raccolta farnesiana del Museo e Real Bosco di Capodimonte giunta a Napoli con l’ascesa al trono di Carlo di Borbone (1734), grazie al dono della collezione della madre Elisabetta Farnese, ed appena restaurato dall’Istituto Centrale per il Restauro di Roma.

La figura fiera e altera di Pier Luigi Farnese (1503-1547), primogenito di Papa Paolo III, si impone alla vista con autorità e forza, chiusa nella sua smagliante armatura da condottiero con la bandiera che richiama la carica di Gonfaloniere e generale dell’esercito pontificio, assegnatagli dal padre Papa Paolo III Farnese nel 1545, insieme con quella, prestigiosa, di duca di Parma e Piacenza. Tiziano, ritrattista della famiglia Farnese, coglie Pier Luigi in un profilo di tre quarti, cattura gli effetti della luce che scintilla sulla sua armatura con inimitabile maestria.

Il restauro del dipinto è stato sostenuto da un esempio virtuoso di mecenatismo, inserito nel progetto “Rivelazioni. Finance for Fine Arts” di Borsa Italiana, avviato dal Museo e Real Bosco di Capodimonte nel 2018. Grazie al meccanismo dell’art bonus, tre aziende campane (Tecno, Pasell e Graded), tutte inserite nel programma Elite di Borsa Italiana per imprese con alto potenziale di crescita, hanno potuto finanziare la campagna di indagini diagnostiche e il restauro.

Un modello integrato di mecenatismo, promosso e sostenuto dall’Advisory Board del Museo e Real Bosco di Capodimonte, presieduto da Giovanni Lombardi, che ha portato al restauro di altri importanti dipinti. Oltre al Tiziano, sono stati restaurati la Cantatrice di Bernardo Cavallino, l’Adorazione dei Pastori di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato, il Paesaggio con la Ninfa Egeria di Claude Lorrain, il Ritratto dell’Infante Francesco di Borbone di Elisabeth Vigée Le Brun, la Natività di Luca Signorelli, l’Adorazione del bambino di Michelangelo Anselmi ed è in corso il restauro l’Annunciazione e i Santi Giovan Battista e Andrea di Filippino Lippi.

“Viviamo in una fase storica molto complessa -commenta Lombardi a IlGiornale OFF- e spero che le misure di austerity di cui si inizia a parlare non preludano a tagli o modifiche dell’Art Bonus che è bene continuare a sviluppare e far crescere. Il patrimonio artistico e culturale tricolore è immenso e va tutelato e valorizzato e le istituzioni non potranno farcela da sole. E’ bene che l’impegno per il mecenatismo diventi nel nostro Paese un pilastro di articolate strategie Esg delle imprese. Sarebbe anche importante che nei nuovi rating che si andranno a definire per valutare le aziende ne venga tenuto conto”.