Pratelli: “Il mio è un disco in movimento fatto di canzoni di passaggio”

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Un viaggio che può svolgersi all’interno, tra le emozioni e i cambiamenti che ci riguardano come Persone, o all’esterno, tra le cose, le relazioni e ciò che accade intorno a noi. Un viaggio che parte dalla necessità di uscire dal guscio e sentirsi vivi, per consentire al nuovo di entrare e di essere accolto. Creare nuovi spazi con la certezza di non aver bisogno di “Niente”, solo di tempo da dedicare a se stessi. Un viaggio dentro le stagioni, così “Luglio” diventa la fotografia di un momento, il momento giusto, nel quale accade qualcosa che è da cogliere nel suo essere istantaneo. Un tempo non lineare dove ci si respira a fondo e ascoltando ci si restituisce. Ma poi è la necessità di sentirsi a casa cercando la strada in “Qualcuno che ti vuole bene” e si scopre la bellezza che siamo anche attraverso gli altri. Nonostante “Le cose da fare” si ritorna a viaggiare con la ricchezza anche dei propri errori. Ma è “Nel mio stomaco” il posto in cui tutto torna, il morso della paura, del dolore, il battere delle ali delle farfalle, l’esplosione della felicità. È lì che c’è un posto per le cose e (soprattutto) per le persone importanti.

Poi arriva “Autunno” senza chiedere permesso e ci ricorda il coraggio del cambiamento ma nella frenesia di appartenere ad una ciclicità temporale invita le nostre anime ad imparare a conoscersi “A memoria”. E nel meccanismo dei facili giudizi, dove “Tutti hanno ragione” rinnovare con forza le relazioni con una domanda chiara e mai banale: come stai? “Un’altra volta” a rincorrere l’idea del pericolo legato ad atteggiamenti identitari e a luoghi comuni, perché anche da sole si vive bene. “Roma Milano” due città distanti ma vicine nei ritmi e nelle dinamiche sociali, eppure a volte si può incontrare la felicità che le rende umane a tal punto da non voler essere da nessun’altra parte. E poi la fine del viaggio e il messaggio prima della partenza, con scritto “Non ti preoccupare”. Undici tracce, undici momenti, undici passaggi dentro i quali ci si scopre parte dei meccanismi della vita vera.

“Nel mio stomaco” è il terzo album in studio di Giulia Pratelli e vede rinnovarsi la collaborazione artistica con Zibba, che aveva già seguito la produzione del precedente “TUTTO BENE” (Rusty Records, 2017). Contiene 11 tracce, tra cui “Qualcuno che ti vuole bene”, pubblicata lo scorso 22 novembre, scritta e interpretata insieme a BIANCO, e “Le cose da fare”, già contenuta nell’album “Benvenute”, una compilation prodotta da Musica di Seta e dedicata al racconto della condizione femminile.  A chiudere la tracklist “Non ti preoccupare”, brano col quale la cantautrice ha vinto il premio “Miglior testo” al Premio Bianca D’Aponte 2018.

“Per quanto non mi piace pensare che le persone siano definite dal lavoro che fanno, quando mi viene chiesto di parlare di me, di presentarmi, non riesco a non dire che sono una cantautrice”

Giulia delle parole in musica ha fatto un modo di stare al mondo, la stesura del suo album parte da un gruppo di brani. Ogni suono ha preso forma in studio, in modo libero senza freni o parametri che seguissero le mode del momento. Questo rende il nuovo album autentico e originale perché incontra Giulia in ogni suo momento di vita e ci guida alla condivisione dei suoi stessi stati d’animo. Il suo talento ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello (che dal 2014 l’ha accolta nel cast della sua Edicola Fiore), Enrico Ruggeri e Grazia De Michele, negli anni è stata ospite dei concerti di Marco Masini, Edoardo Bennato, Diodato e Mirkoeilcane. Nel 2018 è la cantautrice a dare la spinta propulsiva per creare e organizzare “Come è profondo il mare”, uno spettacolo in omaggio alla musica di Lucio Dalla che la porta a cantare nei teatri e locali italiani insieme a Tommaso Novi, Giorgio Mannucci e Luca Guidi. Nell’estate 2020 apre alcuni concerti di Paolo Benvegnù. Nello stesso anno entra a far parte della scuderia di Blackcandy e l’inizio della collaborazione è segnato dalla pubblicazione di “Un’altra domenica (canzone a casa)”, brano del quale qualche mese dopo verrà pubblicata una speciale live session acustica.

Un album verità che parte dalla pancia per arrivare dritto al cuore, Giulia ci racconta di sé, di cambiamenti importanti, di scelte e ritrovamenti. Ci fa vivere emozioni nuove con una musica fedele a se stessa e una voce carica di energia, ci prende per mano ricostruendo attraverso le parole un percorso fatto di strade comuni.