Andrea Pasqualini:”Il mio nuovo singolo celebra la capacità di superare i miei limiti”

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Andrea Pasqualini è un musicista creativo e brillante. In questa intervista ci racconta molto di sé e anche del suo nuovo singolo Magnitudo.

Come ti sei appassionato alla musica?

La passione per la musica e per l’arte in generale secondo me è innata. Vedo l’arte come una vera espressione individuale, una sorta di linguaggio puro che comunica senza dar conto a regole sociali e culturali. Ne sono da sempre rimasto affascinato. Sin da quando sono bambino ho sempre amato la musica, pensate che i miei genitori mi hanno fatto crescere con Laura Pausini e Gino Paoli. All’età di 13 anni ho capito che il canto e la musica fossero la strada giusta per il mio futuro, perché sentivo che attraverso questo potevo riuscire a fare qualcosa per il mondo. Sentivo già a quell’età che avevo qualcosa da dire, qualcosa di importante da fare e che non potevo più tener dentro. Da qui ho deciso di iniziare a studiare da autodidatta. Dopo, un anno, ho iniziato a studiare con insegnanti di canto molto validi e, grazie a loro, alla mia costanza e alla mia voglia di migliorare sono riuscito ad ottenere ottimi risultati ed essere soddisfatto di me stesso. Oggi, grazie alla mia costanza e tenacia, sto costruendo piano piano, mattone per mattone, il mio sogno. È proprio vero, se credi in ciò che fai riuscirai a raggiungere ciò che vuoi. I sogni non hanno limiti, la scalata può essere anche difficile ma alla fine il panorama è stupendo. Questa, non a caso, è una citazione alla mia più grande fonte di ispirazione, artistica e personale, Miley Cyrus.

“Magnitudo”, raccontami questo singolo, cosa vuoi comunicare?

Magnitudo è la mia festa. È un brano nato dalla consapevolezza di se stessi, di ciò che siamo e che dobbiamo apprezzare in ogni nostra singola sfumatura. È la celebrazione della mia vittoria personale e di chiunque ci si rispecchi. La vittoria nell’aver superato qualsiasi tipo di limite, di giudizio e di pregiudizio. Magnitudo è la mia evoluzione che avevo bisogno di raccontare. Attraverso questo brano voglio trasmettere un rilascio di energia, un messaggio per scuotere chi come me si sente o si è sentito inadeguato. Un ringraziamento speciale va sicuramente al Maestro Mario Zannini Quirini, che ha prodotto il pezzo e che sin dall’inizio a creduto in me e alla mia arte.

Ho letto che Magnitudo rappresenta anche un tuo cambiamento spirituale

Sì, esatto. Questa forza di cui parlo, questo terremoto, nasce dal bisogno di raccontare un periodo dell’adolescenza, quando ero molto timido, ma forte allo stesso momento, e venivo messo in ombra dalle relazioni con il resto dei coetanei ed amici. Questo sentirsi “fuori posto” o “un gradino inferiore agli altri” mi ha portato a riflettere e cercare di capire cosa effettivamente era sbagliato in me. Risultato: nulla! Arriva così la “giusta spinta” per superare ogni ostacolo. Un bisogno forte, che mi fa andare oltre quel “gradino”, dove imparo a farmi scivolare addosso i commenti sull’aspetto fisico o il carattere troppo ingenuo. Magnitudo è quindi il frutto di questa rivoluzione, una sorta di terremoto interiore di vita, di libertà e ribellione. Una canzone che simboleggia un manifesto della vittoria personale nel superare qualsiasi tipo di limite, di giudizio e di pregiudizio. La musica mi ha liberato da tutto e tutti da sempre. Non smetterò mai di ringraziarla.

La copertina ha attirato la mia attenzione con te vestito con questo costume spaziale. Come è venuta l’idea? 

La copertina mi fa impazzire, sono rimasto a guardarla per ore non appena mi è stata consegnata perché ne ero e sono davvero soddisfatto. Dietro c’è stato un grande lavoro, sia creativo ma soprattutto pratico. L’idea è nata da me e Giulio Cafasso, il fotografo che ha realizzato quest’opera d’arte. Volevamo creare qualcosa che esprimesse a pieno il senso del brano ma che allo stesso tempo facesse riflettere. Il significato è tutto concentrato sui nastri rossi che mi tengono legato, rappresentano tutte quelle regole sociali, quei pregiudizi e giudizi che mi hanno da sempre legato tenendomi in gabbia. Tranne uno: il nastro sciolto simboleggia invece la speranza, il momento della mia liberazione e la vittoria personale nell’aver superato tutti i limiti. Il vortice sotto di me rappresenta proprio la mia anima, fatta di musica e rivoluzioni, ribelle e libera. Volevamo racchiudere il tutto in un forte senso di potenza: magnitudo.

 Progetti per il futuro?

Ci sto lavorando molto. Ho scritto nuovi pezzi che mi stimolano molto e che raccontano altre sfumature di me che non ho mai mostrato. Non vedo l’ora! Comunque mi sto godendo anche Magnitudo che è da poco venuta alla luce.