Camilian Demetrescu. Genesi 1969-2012. Si inaugura la mostra dedicata al periodo astratto

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Instancabile sperimentatore di stili artistici Camilian Demetrescu, pittore, scultore, scrittore e studioso di storia dell’arte romeno naturalizzato italiano, è protagonista di una mostra itinerante tra Palazzo Valdina, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e l’Accademia di Romania in Roma dal titolo “Camilian Demetrescu. Genesi 1969-2012”. Una retrospettiva che coglie due dei momenti più significativi dell’espressività artistica di questo profondo interprete dell’arte del XX secolo, a 10 anni dalla sua scomparsa: il periodo figurativo e sacro, mostra inaugurata il 21 dicembre e visitabile fino al 14 gennaio a Palazzo Valdina, e il periodo astratto che verrà inaugurato oggi, prima alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e poi dell’Accademia di Romania con la presentazione circa 40 lavori tra serigrafie, disegni e sculture realizzati negli anni settanta e ottanta del XX secolo, visitabile fino al 31 gennaio 2022.

«La mostra di Palazzo Valdina – racconta a Giornale OFF Emanuel Demetrescu, segretario Associazione culturale e spirituale Camilian Demetrescu – è legata alla parte matura dell’opera di Demetrescu, quella simbolica, dell’arte religiosa e sacra, attraverso gli arazzi e le tempere dei simboli delle mani. È un’occasione interessante per il pubblico perché si tocca con mano la stessa tecnica degli arazzi che sono in Vaticano e che non sono normalmente visitabili, in particolare quella dell’opera Abbraccio Cosmico, arazzo che compare anche nella serie Netflix Stories of a generations con Papa Francesco, custodita in Vaticano nella sala Paolo VI».

L’esposizione, a cura di Cornelia Bujin,  promossa da ICAS Intergruppo Parlamentare Cultura Arte e Sport, dall’Accademia di Romania in Roma e dall’Associazione culturale e spirituale Camilian Demetrescu, in collaborazione con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma, con il patrocinio di Pontificio Consiglio della Cultura, organizzata da Civita Mostre e Musei con il supporto allestitivo della Fondazione Ludovico degli Uberti e il supporto logistico di Montenovi, continua oggi con un altro grande evento che vedrà l’inaugurazione dell’esposizione dedicata all’opera astratta lasciata da Demetrescu. 

Alle ore 17.00, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna, dove sarà esposta in una sala dedicata La Maschera di Zalmoxis, evento che alle ore 18:00 si sposterà nella sede dell’Accademia di Romania per la presentazione di circa 40 lavori tra serigrafie, disegni e sculture del periodo astratto realizzati negli anni settanta e ottanta del XX secolo.

«Oggi inaugureremo la mostra che fa da staffetta a quella precedente – continua Emanuel Demetrescu – e che vede protagonista il periodo artistico precedente di Demetrescu, con le sculture astratte e le serigrafie che rappresentano la fase in cui l’arte di Demetrescu è legata al gruppo artistico di Giulio Carlo Argan. È un periodo diverso, più giovanile. Contestualmente verrà inaugurata l’esposizione temporanea omaggio all’interno della Galleria Nazionale d’Arte Moderna con una grande opera del 1979 della serie astratta, la Maschera di Zalmoxis, che grazie alla grande sensibilità della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e della sua direttrice Cristiana Collu, è stata prelevata dai depositi per essere restaurata e messa in esposizione per questo evento, sveleremo quindi un’opera che è stata nascosta agli occhi del pubblico per più di quarant’anni. Una scultura con una fattura molto particolare perché si tratta di legno multistrato piegato con acqua e fuoco, una tecnica molto elaborata perfezionata dallo stesso Demetrescu, perché permette di riprodurre forme essenziali, pure».

Una mostra alla scoperta di quell’astrattismo “simbolico” di Demetrescu che parte dagli archetipi della realtà “vera”, dalle forme primordiali della vita come le conchiglie e le geometrie della naturain cui, l’ispirazione alla mitologia mediterranea e alle leggende della sua terra, si materializzano in grandi sculture in legno, modellate e plasmate secondo forme di una geometria non euclidea.