Dentro la Street art, il mondo come tela della nostra immaginazione

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“Se vogliamo indicare dei confini: la Street Art inizia quando la necessità di comunicare si sublima in volontà di esprimersi e finisce quando non viene percepita come tale o, peggio, quando ne viene frainteso il messaggio.”

Shife V.H.Ro nasce a Padova nel 1981. Sin dal 1997 si interessa attivamente di fenomeni di arte pubblica come il Graffittismo e la Street Art. In campo artistico, ha inizialmente una formazione da autodidatta e si diploma come Perito del Trasporto e della Navigazione Aerea presso l’Istituto Tecnico Aeronautico di Padova per poi iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia presso cui, nel 2005, consegue il Diploma di Maestro d’Arte in Pittura. Allievo di Maurizio Martelli, per la formazione dell’artista diventa fondamentale il lavoro di Luca Bendini (assistente di Martelli). “Shife” nasce quindi nel 1997 come distorsione della parola inglese Sheaf, covone di paglia, in riferimento alla sua capigliatura. Negli anni a seguire, durante il periodo di formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, adotta l’acronimo V.H.Ro per firmare i lavori di pittura. Successivamente, lo Street Artist ed il pittore si uniscono in Shife V.H.Ro.

“Ho iniziato a fare arte grazie alla libertà che la mia famiglia mi ha concesso. Questo mi ha portato ad esprimermi senza pregiudizi o etichette e ha fatto maturare ed evolvere il mio stile ed il mio
pensiero. Le idee per i miei progetti nascono dalla conoscenza e comprensione della Storia dell’Arte, dall’immaginario collettivo popolare e dall’unione di queste due componenti per poi spaziare alla ricerca e sperimentazione dei diversi linguaggi della Street Art.”   Tra i suoi progetti più ambiziosi, la Biennale di Street Art, Super Walls. L’evento ambientato in otto comuni tra Padova e provincia, ha coinvolto decine di artisti provenienti da tutto il mondo. Un evento nato per ricordare che il mondo non è altro che una tela per la nostraimmaginazione.  17 metri di larghezza per 2 metri e 80 di altezza è l’ultimo murale del 2021 realizzato nel muro adiacente  al retro di Palazzo Fogazzaro. “Scledum Culturae” è il nome dell’elaborato che si ispira al Manifesto del Teatro del pittore ceco Alphonse Mucha, uno dei massimi esponenti dello stile liberty. Creato con la tecnica stencil, il murale è un’allegoria su ciò che ha vissuto il mondo della cultura negli ultimi tempi. Una giovane Donna su di una lapide, sulla quale viene riportata la dicitura “Scledum Culturae” per indicare il tempo di chiusura dei teatri. La donna ha una mano protesa verso una maschera da Fabula Praetexta, simbolo per eccellenza del teatro antico. Un lavoro che diventa un risveglio alle Arti, finalmente in presenza.   “Nel campo artistico, ogni Street Artist sta facendo conoscere, avvicinare e comprendere questo linguaggio a nuove persone e per questo, a mio avviso, sono tutti fondamentali. Fra gli Street Artists italiani un grande punto di attenzione hanno: Potente di Fuoco (Erica il cane), Blu, Eron, Kennyrandom, CrazyDiamondtts e FlavioSolo. Fra gli Street Artists esteri: Jerkface, Levalet,  Mantrarea e Medianeras.”   L’Arte di strada è diventata un fenomeno culturale di grande rilevanza sociale, nata dall’esigenza di una nuova espressione artistica, anche primitiva e caotica la cui manifestazione avviene attraverso spazi pubblici, come strade, muri e stazioni, oggi è una cerimonia culturale e artistica che si è propagata in tutto il mondo.
Shife
vive il presente avendo fatto delle conoscenze e delle esperienze importanti, sorride alle nuove sfide, divulgando messaggi mai ordinari. In zone di confine, tra intese di coesione e collaborazione sociale, le sue opere si contraddistinguono per l’originalità delle superfici, dove acidi e solventi interagiscono con materiali come il polistirene espanso, creando basi che si prestano ad essere colorate con acrilici e smalti. Tra i soggetti preferiti ci sono icone pop e cartoni animati ben sedimentati nell’immaginario collettivo. Si tratta di figure che omaggiano artisti stimati dall’autore e personaggi dei manga, ricordi diretti della sua infanzia, spesso questi elementi dialogano senza sovrapporsi.