“Notturni”, avanguardia e colorazioni jazz nel nuovo disco di Meroli

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Paesaggi sonori evocativi, filmici, ipnotici, che proiettano la mente dell’ascoltatore verso universi immaginifici. Queste sono le principali peculiarità stilistiche di Notturni, nuova creatura discografica partorita dalla ferace meninge di Alessandro Meroli, ardimentoso polistrumentista (flauto, sax alto, sax baritono, tastiere ed elettronica) e compositore.

Ad affiancarlo in questo progetto pubblicato dall’etichetta Space Echo Records, sette intraprendenti compagni di viaggio come Maurizio Piancastelli (tromba in Nightfall-Solitary Walk in the Twilight, In the Middle of the Darkness-Max’s Car Whizzes in the Storm, Triptych of the Deep-Last Lover’s Night-Liz’s Nightmare-The Tears of those who Stay e At the End of the Night-Beyond Darkness), Michele Vignali (sax tenore in Nightfall-Solitary Walk in the Twilight, In the Middle of the Darkness- Max’s Car Whizzes in the Storm e At the End of the Night- Beyond Darkness), Stefano De Bonis (piano elettrico, synth in Evening Lights-Lost Memories Under the Headlights), Nico Menci (tastiere, synth, pianoforte in Nightfall-Solitary Walk in the Twilight, Where Are You?-Solitude on the Sidewalk-Dedicated to Bernard Herrmann, Morning Star-Stars Like Thoughts Shine, Dawn-Shadows Grow Longer, Light Rises Again), Alberto Capelli (Guzheng in At the End of the Night-Beyond Darkness, chitarra Indiana in Dawn-Shadows Grow Longer, Light Rises Again), Ivano Zanotti (batteria in Evening Lights-Lost Memories Under the Headlights e In the Middle of the Darkness-Max’s Car Whizzes in the Storm) e Alberto Sansò (elettronica).

Otto i brani presenti nel CD, tutti figli dell’ubertosità compositiva di Alessandro Meroli. Il mood di Nightfall (Solitary Walk in the Twilight) è denso di suspense, locupletato da un inebriante mosaico sonoro, cosmico, che lascia con il fiato sospeso.

In the Middle of the Darkness (Max’s Car Whizzes in the Storm) è un brano incalzante, dal groove e dalle sonorità rock, quasi fosse una colonna sonora di un film d’azione, impreziosito da taglienti e lancinanti Sheets of sound e da un magnetico riff di basso.

Notturni, album visionario pensato in chiave ambient, colmo di colorazioni jazz, avanguardistiche e rock, è un preclaro esempio di modernità , ricerca innovativa e vocazione alla sperimentazione. Un disco, questo, che rifugge da logiche commerciali (sovente) risibili e tediose, in favore di una concezione artistica libera, totalmente scevra di contenuti musicali volti a riscuotere facili consensi.