Se dici arte e lettere, a Palermo dici Vera Canam

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Vati parete perito. Vera canam. Date ascolto a un poeta che ha esperienza, esporrò in versi cose vere. Così Ovidio nel suo manuale di precettistica amorosa che, mutatis mutandis, ritroviamo nell’associazione culturale presieduta da Claudio Ruggieri e Dario Coglitore dal nome Vera Canam, che realizza l’esatto opposto della tendenza attuale alla de-territorializzazione: Vera Canam è infatti un presidio culturale che territorializza Palermo e la provincia, dando visibilità attraverso la produzione editoriale ed espositiva a quelle risorse culturali che altrimenti non conosceremmo, proiettati malgrè nous allo sconfinamento.

Magari sappiamo tutto su un artista internazionale senza nemmeno sospettare della presenza di petite sulle singole porzioni di territorio di questo Paese che viene definito un museo a cielo aperto. Vera Canam allora “dice la verità” nell’arte e nelle lettere attraverso la realizzazione di eventi culturali di diversa natura, dalle mostre di pittura e fotografia alla presentazione di libri e alla pubblicazione degli stessi, essendo anche casa editrice (ad ora più di 20 titoli pubblicati, che spaziano dalla narrativa alla saggistica alla divulgazione scientifica, l’ultimo al CNR con La mela di Newton. Disquisizioni scientifiche da salotto, di Pietro Calandra). Dopo averli visti alla Cattedrale di Palermo, Coronavirus permettendo ritroveremo gli alfieri di Vera Canam all’opera in settembre con la mostra fotografica di un artista d’eccezione sulla cultura e identità siciliana.