“Quel giorno uscii e vidi Maria De Filippi piangere…”

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Senza sgomitate, polemiche o smanie di far accendere i riflettori su di sé, Jacopo Ottonello è arrivato al serale di Amici di Maria De Filippi. Eliminato alla quarta puntata del talent, il cantante ventunenne di Savona ha pubblicato Colori, il suo primo lavoro discografico.

Cosa rappresenta quest’album d’esordio per te?

L’inizio. Sono consapevole che ho alle spalle un’esperienza come quella di Amici, ma considero quest’album un punto di partenza, dal quale capire come posso diventare l’artista che voglio essere. Si tratta poi di un EP, in cui ogni traccia parla di me e ha la sua ragione d’essere: questo disco è la mia carta di identità.

I brani come sono nati?

Purtroppo nessuno dei brani l’ho scritto io, ma sto lavorando molto su questo, per scrivere il prima possibile brani miei. Tra gli autori c’è Lele Esposito, un ragazzo d’oro che ha partecipato ad Amici anni fa e che ha scritto molti pezzi dell’album. Nonostante non li abbia scritti direttamente io, c’è molto di me in tutti i brani, nel momento in cui ho iniziato a cantarli me li sono tatuati sulla pelle, facendoli miei. Anche se non scrivi tu i testi, puoi accorgerti dal momento in cui canti in studio la prima volta che il brano è comunque tuo, perché l’autore è stato in grado, pur non conoscendoti, di leggerti dentro.

Cuore di mare porta la firma di Enrico Nigiotti. Come hai fatto tua questa canzone?

Con Enrico si è creato da subito un rapporto pazzesco, l’ho sentito come un fratello maggiore. Mi ha dato dei consigli che poi mi sono portato dietro per tutto il programma. Ritengo che sia un autore con i fiocchi, mi piace un sacco. Mi ha dato dei bellissimi consigli, facendomi capire che posso avere anche il “vocione” che mi ritrovo, ma se non imparo a pesare le parole e a dare un dare un senso a quello che dico, la gente non può capire la mia musica. Un interprete deve far capire alla gente quello che canta, ogni singola parola. Con i suoi suggerimenti ho avuto una svolta nel modo di cantare ed interpretare. Mi ha detto anche “quando ti approcci ad un nuovo brano, prima di imparare la melodia, cerca di capire quello che dice il testo, leggilo come se fosse una poesia”. Ho cercato di trasportare tutto questo anche negli altri brani che mi sono arrivati, come Disinnescare, Blue Monday.

C’è qualcuno che sogni ti regali un brano?

Quando all’interno di Amici mi hanno assegnato Accetto miracoli di Tiziano Ferro, ho sentito come se quel brano fosse stato scritto per me. Ho avuto la possibilità di farlo ascoltare a Giordana Angi, che lo ha scritto, e mi ha detto anche lei che sembrava che quel testo fosse stato scritto proprio per me, perché quello che dicevo lo dicevo con un trasporto tale che sembrava lo avessi scritto io. Mi farebbe piacere ricevere un brano scritto da lei, perché la stimo tantissimo come artista, scrive che è una meraviglia!

Senza sgomitate, polemiche o smanie di far accendere i riflettori su di sé, Jacopo Ottonello è arrivato al serale di Amici di Maria De Filippi

Come ti sta sembrando l’accoglienza da parte dei fan? Cosa ti dicono attraverso i social?

Sui social ho avuto un’accoglienza bellissima. In questo momento me li immagino tutti con le braccia aperte perché mi stanno dando un calore pazzesco. Vorrei che con il tempo si creasse come una famiglia, con la quale negli instore, durante i concerti, puoi ridere, scherzare e creare un rapporto proprio aperto. Voglio donarmi, aprirmi e far capire a tutti chi è Jacopo, fino a far dire alle persone “Mamma mia, quando canta quel ragazzo è come se lo conoscessi”. I miei fan sono pazzeschi, sono tanti e mi vogliono bene e io ricambio ovviamente!

Cosa ti ha spinto verso la musica?

L’amore platonico tra me e la musica nasce tra i 10 e l’11 anni quando “incontro” la chitarra per caso. Come quando per caso incontri una persona e diventa l’amore della tua vita così è stato con la musica!

Come definiresti l’esperienza ad Amici e cosa non dimenticherai mai?

E’ stata proprio un’esperienza di vita, che ti segna sotto ogni punto di vista, artistico e umano. Ti senti completamente scollato dalla normalità, ti alzi la mattina e fai musica, canti, scherzi, ridi e parli tutto il giorno di musica con professionisti… è quello che ogni ragazzo che ama la musica sogna. Ho sognato di entrare lì dentro per tanto tempo e quando è successo è stata un’esplosione di emozioni assurda, sia a livello artistico che a livello umano. Due giorni in particolare non mi dimenticherà mai: il giorno in cui sono entrato e il giorno in cui sono uscito e ho visto Maria piangere: per quanto abbia visto Amici tante volte negli anni poche volte ricordo di averla vista così, mi ha trafitto il cuore e fatto enorme piacere!

Una volta uscito dal talent ti sei ritrovato nella particolare situazione della quarantena. Come hai reagito?

Sono allo stesso tempo felice di essere tornato nella mia normalità, a contatto con la mia famiglia, ma sono anche triste perché consapevole che una volta uscito avrei voluto fare instore, concerti e tutte quelle esperienze che mi avrebbero insegnato tanto ma soprattutto fatto divertire e far sì che la mia musica fosse ascoltata ancora di più. Però devo dire che adesso mi sto impegnando per fare in modo che tutto ciò possa comunque avvenire online e sto cercando di metter qualcosa da parte per comprare la strumentazione che mi permetterebbe di registrare anche a casa. 

Cosa speri per il tuo futuro professionale?

Spero che la mia musica venga ascoltata da tantissima gente, mi aspetto live e tante belle cose.. tutto quello che un ragazzo che sta cercando di diventare artista può fare. Non vedo l’ora di fare il mio primo concerto, voglio salire sul palco e sentire quell’adrenalina, quel brivido che ti fa dire “cavolo sono davvero al mio concerto!”