Isabella Orsini: “Quell’anello che mi regalò Giancarlo Giannini…”

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fonte Isabella Orsini Face

Dopo tanti film e fiction di successo, all’apice della sua carriera d’attrice, dieci anni fa rinunciò a firmare diversi contratti allettanti per sposare in Belgio il principe Edouard Lamoral de Ligne de La Trémoille. Da allora, però, Isabella Orsini, a differenza di molte sue colleghe, non ha mai abbandonato il mondo dello spettacolo e racconta a Off la sua intensa attività di produttrice cinematografica e televisiva.

Isabella, nel corso della tua carriera hai lavorato con grandi artisti: a chi senti di dover dire grazie?

«Giancarlo Giannini è sicuramente il primo che mi viene in mente. L’ho adorato come uomo e sul set mi ci sono sempre trovata bene. E credo che lo stesso valesse anche per lui, visto che una volta mi regalò un suo anello, dicendomi: “vedrai che tu, nella vita, avrai tanta fortuna”. Ma anche Virna Lisi, di cui ricorderò per sempre il calore di un suo abbraccio».

Un episodio off della tua carriera?

«Sul set della fiction Il sangue e la rosa presi una brutta polmonite. Girammo a fine novembre e fui costretta a immergermi in un lago ghiacciato, che si trovava in cima a un monte. Come se non bastasse, dovetti ripetere la scena per almeno una decina di volte. L’acqua era davvero fredda e lì ho pensato di morire. Inevitabilmente, mi ammalai ma riuscii a continuare a recitare grazie a delle punture di cortisone. In realtà, quella non fu certo la prima volta che mi beccai una polmonite sul set: successe anche agli inizi della mia carriera».

In quale occasione?

«Eravamo sul set del primo film di Giorgio Panariello, Bagnomaria. Ci trovavamo in Toscana, a Marina di Pietrasanta e d’inverno ci toccò girare scene ambientate in estate. In albergo non c’erano neanche i riscaldamenti. Purtroppo, tutto questo, succede molto spesso e a rimetterci sono sempre gli attori, anche se non se ne parla mai…»

Oggi ti occupi di produzione cinematografica e televisiva…

«Con la mia casa di produzione GapBusters sto realizzando numerosi progetti. Prossimamente, per esempio, uscirà il film The Sound of Philadelphia con Matthias Schoenaerts ma anche la fiction Mirage. Con i miei due soci abbiamo intenzione di realizzare una ventina di film, tutti di qualità. Produrrò anche in Italia e, se troverò il ruolo giusto, tornerò anche a recitare. Certo, attualmente i set sono fermi per via del Coronavirus…»

Come stai vivendo questa pandemia mondiale?

«Di recente, ho lasciato la Francia per trasferirmi con i miei cari in un castello di famiglia in Belgio, circondati dal verde. Sono davvero molto arrabbiata dall’atteggiamento dei francesi, che hanno sbagliato a sottovalutare il problema, invitando la gente a continuare a vivere come se nulla fosse, frequentando la scuola o andando a votare alle ultime elezioni municipali…»

Ultimamente ha suscitato scalpore un video di Carla Bruni, l’ex première dame, in cui derideva chi ha paura del Coronavirus…

«Io credo che prendere in giro delle persone che stanno male è una cosa di bassissimo livello. E aggiungo che la Francia, per questo suo aver sottovalutato più a lungo il problema, è destinata ad avere molte più vittime rispetto all’Italia, dove invece si è cercato di correre ai ripari il prima possibile optando per un doveroso isolamento».

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