Martino Mora, il filosofo controcorrente che non vuole morire “liberal”

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CC0 Creative Commons
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E’ di imminente pubblicazione per le edizioni Radio Spada il libro di Martino Mora, professore di Filosofia dalla penna graffiante. Il titolo del libro dichiara da subito la posizione dell’autore: Abbattere gli idoli contemporanei. Non moriremo liberal.

Tra gli idoli indicati da Mora, che sicuramente vanno abbattuti, troviamo: l’iperindividualismo, l’egualitarismo, la negazione dell’Europa cristiana, l’holocaustica religio, il cosmopolitismo e assolutamente anche il materialismo.

Sono i totem che l’autore disintegra in modo assoluto grazie a una scrittura graffiante e, soprattutto, fuori dai luoghi comuni.

Il testo percorre i passaggi storici da cui deriva l’ideologia progressista dominate, spiegando come interessi oligarchici del grande capitale, principalmente anglosassone, si siano fusi con il pensiero della rivoluzione culturale sessantottina.

Il pensiero presentato dal testo di Mora è un’autorevole dimostrazione di come, senza accorgerci, ci siamo allontanati dal nostro “essere” per ritrovarci nel limbo del relativismo, dove la sovversione è divenuta la normale situazione in cui si vive ogni giorno. Ecco la necessità, spiegata in modo colto e semplice, di una controrivoluzione.