Quel dono arrivato da qualche luogo nel tempo…

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L’ombrellone, si sa, è quel luogo dove una volta all’anno le persone si incontrano e si raccontano.
A volte la narrazione riguarda un fatto personale accaduto durante l’anno, altre invece riguarda fatti capitati a persone conosciute. Ma, come tutti i racconti, anche quelli estivi sono ricchi di esperienza e hanno sempre una morale profonda.

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Franco è un bell’uomo, distinto ed educato, che da quasi mezzo secolo trascorre le vacanze in Romagna: veniva a Rimini con i genitori, poi con la moglie Maria Grazia. Oggi invece è solo. Una solitudine cui Franco ha fatto l’abitudine e di cui mai si lamenta.

Sempre sorridente con chiunque e  pronto all’autoironia, ha elaborato una filosofia che vive su due piani distinti ma connessi: uno fatto di giovialità e leggerezza , l’altro di grande profondità e un po’ di malinconia.

Franco non concede a tutti la sua profondità, ma un giorno ad un amico ha raccontato un pezzo di una sua storia.

Franco voleva un cane e la moglie, no. Maria Grazia era una donna dolce e caparbia, che poteva apparire  – ai disattenti – distratta e preoccupata solo delle sue cose. Ma così non era.

I due un giorno vanno a festeggiare un compleanno di un amico, si divertono, ballano e cantano.
La loro vita è serena, mediamente agiata e piena d’amore . Hanno una cinquantina di anni e progettano in continuazione viaggi e lavoro.

Terminata la festa, Maria Grazia e Franco si congedarono dagli ospiti.

Pochi istanti e il cuore della moglie di Franco cessa di battere. Lui, al suo fianco, disperato, cerca di gestire quagli istanti interminabili.

Maria Grazia se ne va per sempre in un mondo migliore,  ma lasciando Franco nella più profonda prostrazione. Fino al giorno del suo compleanno, quando riceve una telefonata…

“Il signor Franco M. ?”, dice una voce femminile e squillante.

“Sì…”,  risponde Franco un poco intimorito.

“Abbiamo un regalo per lei, un cucciolo di cagnolino, da parte di sua moglie. Quando può passare a ritirarlo?”

Franco rimane impietrito. Ricorda con chiarezza quel giorno in cui Maria Grazia voleva andare a fare una commissione da sola. Quel giorno Maria Grazia era andata in un canile e aveva preso un cucciolo di barboncino per il suo grande amore, Franco.

Vedendo Franco parlare, non può passare inosservato quell’anulare con le due fedi unite per sempre.

Sono le fedi di un amore eterno, che ancora vive di gesti terreni che alimentano una profonda spiritualità.