La 57ma Esposizione internazionale d’arte si intitola “Viva Arte Viva”.
Un’edizione della Biennale di Venezia che si caratterizza per il suo focus insolito: l’Artista stesso. È proprio questo il senso dato dalla curatrice, Christine Macel al titolo di quest’anno: un’indagine, un racconto della componente più viva dell’arte. Ovvero, l’Artefice.
Come dice lo stesso presidente Paolo Baratta, la Biennale – che, a prescindere dal tema di volta in volta scelto, pone una particolare attenzione al dialogo tra gli artisti e il pubblico – porta quest’anno al centro il dialogo stesso. E lo fa celebrando chi l’arte la crea, permettendo a noi tutti di accrescere e dilatare la nostra prospettiva.
Una sorta di neo-umanesimo insomma: che celebra non tanto l’uomo in quanto tale, ma la capacità dell’uomo – tramite l’arte – di non essere dominato dalle forze avverse della realtà.
E in cui l’atto artistico diventa atto di resistenza, di liberazione, di generosità; un gesto pubblico, che l’artista compie per tutti.
Nove sono i capitoli, ideali padiglioni trasversali e transnazionali, che – snodandosi lungo un percorso che vuole rappresentare un viaggio dall’interiorità all’infinito – riuniscono in sé altrettante “famiglie di artisti”, affiancandosi ai padiglioni tradizionali di 87 paesi.
Dall’indagine sul rapporto tra ozium – inteso come momento in cui ci si lascia andare all’ispirazione – e negozium, ovvero l’aspetto professionale dell’attività raccontato nel primo padiglione, quello degli artisti e dei libri; fino all’ultimo, quello del Tempo e dell’Infinito, che si focalizza sul rapporto con il flusso temporale e l’inevitabile morte;
Ogni approccio degli artisti con la vita, e con la sua rappresentazione, viene approfondito.
La celebrazione avviene anche tramite una serie di eventi paralleli che mettono in atto il dialogo tra l’artefice e lo spettatore: dalla Tavola Aperta, un pranzo bisettimanale con gli artisti trasmesso anche in streaming web, ai video di Pratiche d’Artista, che illustrano il suo modus operandi, fino al progetto La mia Biblioteca, che diventa reale ed ospita, nei giardini Stirling, le letture preferite dagli artisti.
Notevole è anche il fatto che dei 120 artisti invitati, ben 103 siano qui alla Biennale per la prima volta: segno evidente della fiducia riposta nei confronti dell’arte; o, per meglio dire, degli artisti.
La Biennale a Venezia sarà aperta al pubblico fino a domenica 26 novembre 2017.