Sono diverse, in Italia, le riviste che si occupano di musica classica. Non è necessario farne i nomi dati il prestigio e l’eccellenza da queste raggiunti. Finora mancava, però, una tribuna dedicata alla musica che si fa oggi (non quella di Rovazzi o l’Occidentali’s Karma di Gabbani, ma quella classica cosiddetta “colta”): la musica contemporanea, infatti, è sempre stata vista come un sotto-capitolo, una “rubrica” della musica classica. E questo ingiustamente. La musica classica è sempre contemporanea: tutti i grandi di oggi furono i rivoluzionari avanguardisti contemporanei della loro epoca.
Con questo nuovo anno, però, il panorama editoriale musicologico cambia. È nata, infatti, Nuove Musiche, la prima rivista in Italia dedicata esclusivamente alla musica contemporanea ed edita dalla Pisa University Press. I “padri” di questo coraggioso progetto sono il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo e la Fondazione Prometeo di Parma che commentano: «Essa colma una lacuna dell’attuale panorama editoriale italiano, privo di un periodico di alto profilo accademico monograficamente dedito alla musica contemporanea. Suo oggetto di studio è l’intero campo mondiale della musica d’oggi, con una prospettiva privilegiata sulla situazione italiana».
A dirigerla c’è Martino Traversa, classe 1960, compositore sperimentale e fondatore dell’Accademia Prometeo, che sarà affiancato da Stefano Lombardi Vallauri e da un comitato scientifico di studiosi e ricercatori internazionali valuteranno, con metodo di peer-review, tutti i contributi di compositori, studiosi, interpreti, musicologi rivolgendosi a tutti gli interessati della musica contemporanea facendo, finalmente, conoscere a più lettori/ascoltatori possibili la musica classica corrente: «Oggi in Italia», spiegano dalla redazione della neonata rivista, «il dibattito sulla musica contemporanea si svolge perlopiù in un ambito ristretto e separato, Nuove Musiche invece punta a integrare la riflessione sulla musica contemporanea nella vita culturale nel senso più vasto».
Per cui, tra l’ultima di Justin Bieber e l’album di Tiziano Ferro, tra il video di Fedez o il tormentone di Alvaro Soler, prendiamoci un attimo, diamo un occhio a Nuove Musiche e ascoltiamoci qualcosa di davvero “nuovo”.