L’arte? Agli artisti. A morte l’albo, evviva il talento!

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talento-800x445Smettetela di rompere i santissimi con gli Ordini e gli Albi. La vita, la tumultuosa e tumultuante vita che rovescia, cambia, trasforma, magmatizza lavori, impieghi, perizie, ricerche, sperimentazioni, sfide, non sta imbrigliata nella pigrizia degli Ordini e degli Albi. Mettetevelo bene in testa. L’uomo che è adombrerà sempre l’uomo che pretende di essere, scriveva Eliot. Un uomo è ciò che è, non ciò che è titolato da altri di essere.

La titolazione, gli accreditamenti, sono doverosi in alcuni lavori, sono bestemmie in molti altri. Se devi operare al cuore, hai il titolo di doverlo essere. Se sei un artista e il tuo compito è sconvolgere mente e cuore pigri, nessuna carta bollata ti garantisce di esserlo. Se sei un filosofo e il tuo compito è perlustrare e scandagliare le massime altezze della storia umana, nessun Albo, nessun Ordine, nessun dottorato di ricerca in filosofia, ti garantisce di esserlo. Puoi avere mille lauree in filosofia e non essere un filosofo. Sei un filosofo se dimostri di esserlo, non se qualche Ordine o Albo ti iscrive nei titolati di esserlo. Se sei un calciatore e il tuo compito è meravigliare con la palla ai piedi, non hai bisogno di pagare la tessera annuale dell’albo dei calciatori. Finché meravigli i tifosi e ti pagano per stare in campo, sei un calciatore. Poi, finita la meraviglia, puoi avere le tessere di iscrizione all’albo dei calciatori di tutte le città, di tutte le nazioni, di tutti i continenti: nessuna carta bollata ti garantirà un minuto in più sul campo di gioco. E se sei un regista di cinema, o uno storico dell’arte, o un modello, e stai dietro a chi vuole certificare i tuoi titoli e i tuoi non titoli per essere regista, per essere storico dell’arte, per essere modello, finirai che non fai film o li fai schifosi, che non scrivi libri d’arte o li fai schifosi, che non fai il modello e ti viene la pancia. Chi pensa agli Ordini e agli Albi è come chi pensa tutta la vita ad uscire con una donna, invece di uscirci e portarla a letto.

Se c’era un albo degli artisti, Van Gogh in vita veniva escluso. Se c’era un albo dei filosofi, Heidegger e Benedetto Croce ci sputavano sopra. Nell’Ottocento, c’era chi perdeva la vita a fare l’Albo dei poeti, e c’era Leopardi che scriveva L’Infinito. Maradona strapazzava i Mondiali mentre c’era chi passava i mesi a trovare la giusta carta bollata per certificare chi era calciatore da chi non era calciatore.

Io fra chi pensa di uscire con una donna, e chi ci esce e ci va a letto amorosamente, ardentemente, scelgo sempre i secondi. Smettetela di romperci i preziosissimi bassifondi intimi con gli Ordini e gli Albi.