Pensaci tu, talismano Clint

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ea0ba96b732cf993665b16f43a1971b8C’è un pensiero unico, dilagante e per niente dialogante che oramai da troppo tempo non rispetta le singole identità, non accettando chi non si schiera dalla parte di quelli che si considerano  “i giusti” e cerca di globalizzare i piccoli, i più deboli difendendo soltanto il proprio status quo. Per questo dopo la levata di scudi di alcuni vip nostrani a favore del Sì, da ieri ho messo sulla mia scrivania la foto di un grande artista che anche lontano dal set non te la manda a dire: Clint Eastwood. È una sorta di talismano, di divinità pagana alla quale appellarsi in questa santa settimana referendaria, pare che recentemente abbia avuto straordinari influssi addirittura su Madonna. Se un’artista famoso deve fare una scelta di campo più la fa controcorrente e più è interessante, fuori dal coro non c’è nessuno che sgomita, si sta più larghi.
E così agli appelli dal vecchio retrogusto girotondesco sono sempre preferibili le elettrizzanti discese ardite e le risalite del talismano Clint. Il Cinema è Mito diceva il grande maestro Sergio Leone, e per diventare Mito bisogna avere coraggio e spessore. Si può fare spettacolo senza imporre, senza prevaricare, senza obbligare la gente a subire.

È molto più onesto lavorare così, si può suggerire attualità politica, critica sociale senza pretendere di dire la verità a tutti i costi. E se domani non si capirà chi è il Buono, il Brutto e il Cattivo, pensaci tu Clint. Proprio come un triello alla Sergio Leone, fuori da un saloon in un viale polveroso sullo sfondo di un cielo a cinque stelle, ne rimarrà soltanto uno. Per un pugno di dollari non si può stare sempre dalla parte dei potenti, sopratutto in un Paese dove abbiamo dimenticato che si governa vincendo democratiche elezioni. NO?

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