“Quei politici che lucrano sui clandestini…”

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luca ward

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Una frase vale la gloria eterna. I Campi Elisi della celebrità hollywoodiana. Anno di grazia 180, Germania, la legione guidata dal generale Massimo Decimo Meridio, legata in ferrea fedeltà all’imperatore Marco Aurelio, si scontra con i Marcomanni. Il generale rincuora le truppe, stremate dal vagare in landa nemica. Scocca la frase. “Al mio segnale, scatenate l’inferno“. Era il 2000, il primo grande film del nuovo millennio, Il gladiatore. Superba regia di Ridley Scott. Cinque Oscar. Uno se lo becca Russell Crowe, efficacissimo generale romano. In Italia quella frase, indimenticabile, è pronunciata da Luca Ward, che si racconterà, lunedì 14 marzo alle ore 21, ad Edoardo Sylos Labini sul palco del Manzoni Cultura.

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Ascoltare Luca Ward significa entrare nell’anima dei titani del cinema mondiale, Keanu Reeves, Samuel L. Jackson, Antonio Banderas, Hugh Grant, Kevin Costner, Kevin Bacon… 

Luca Ward con Edoardo Sylos Labini
Luca Ward con Edoardo Sylos Labini

“Francamente me ne infischio”. La frase cult pronunciata in “Via col vento” può riassumere la determinazione di Luca Ward: debutto a tre anni nel “Demetrio Pianelli”, accanto a Paolo Stoppa. Eppure “fare l’attore mi intimoriva. All’epoca erano tempi duri per chi voleva intraprendere questo mestiere. Al di là dei nomi noti, come Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni, c’erano attori che facevano la fame. Non avrei mai immaginato di ritrovarmi a svolgere la stessa professione di mio padre, così decisi di fare il camionista. Ma il mio sogno era quello di pilotare aerei“.

Dal tir a Sean Connery.Di ritorno da un viaggio intercontinentale con un tir, facevo colazione in Piazza del Popolo. Incontrai Pino Locchi, voce di Sean Connery, che stupitosi della mia sorte mi invitò a seguirlo in Via Margutta, a riprendere il mestiere che tutt’ora svolgo. Decisi di seguirlo, e da quel giorno non ho più potuto farne a meno”.

Il cinema oggi. “Servono buoni prodotti per raggiungere il successo. Il nostro cinema riusciva ad aggiudicarsi parecchi Oscar, mentre al giorno d’oggi circolano sempre più spesso gli stessi nomi. Pur essendo un grandissimo sostenitore del made in Italy sono certo che la presenza di grandi nomi sia sufficiente per riuscire a ottenere dei risultati consistenti”.

L’unico valore? La famiglia.Sono una persona semplice. Mi piace alzarmi presto, svolgere lavori domestici, sono legato al concetto di famiglia. La famiglia è l’unico valore rimasto intatto, un valore a cui i giovani devono credere ciecamente”.

La classe politica in Italia. I politici sono completamente estranei alla realtà, basti pensare che il fisco italiano è stato creato apposta per poter essere evaso. Si parla di riforme e controriforme, quando in realtà l’unica cosa che accade in Italia è la guerra tra poveri. Dietro ogni singolo clandestino lasciato entrare in Italia senza generalità, si nascondono immensi giri di interessi. Le manifestazioni e le proteste andrebbero svolte davanti al portone di Montecitorio, in modo che i politici possano recepire il messaggio in modo evidente. L’Italia riesce ad andare avanti soltanto per merito degli italiani, che non si sono scoraggiati di fronte alla crisi. Al contrario, invece, trovo che l’Europa non sia in grado di rappresentare se stessa“.

Questo e molto altro lunedì 14 marzo sul palco del Manzoni cultura nel viaggio che ripercorrerà, senza filtri, la vita e la carriera della voce più seducente del doppiaggio italiano.

4 Commenti

  1. Non c’è bisogno che ce lo dica qualcuno: chiunque abbia un minimo di cervello l’ha capito dal 1995, anno della pseudo-rivoluzione albanese!

  2. Luca Ward è uno dei pochissimi attori italiani di buon livello. Per il resto: È la solidarietà pelosa e arrogante dei catto-comunisti. Una moderna e lucrosa statta degli schiavi a spese del cittadino.

  3. Grande stima per Luca Ward! Nessuno può doppiare bene un attore se non è, lui stesso, un grande attore!!! Per quanto riguarda la sua opinione sui politici, come dargli torto??? Se consideriamo che un immigrato clandestino costa allo stato 35 euro al giorno e se consideriamo l’enorme numero di clandestini attualmente sul suolo italiano, si tratta di un giro d’affari di più di 20 miliardi di euro l’anno. Somme che i politici danno ai loro amici delle coop rosse che hanno la gestione completa dell’immigrazione clandestina, ovviamente tenendosene una parte per i loro servigi!!!

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