Sapere, sottovalutare, restare in silenzio, stare in vacanza. Esiste differenza?

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Era una persona per bene e incensurata.

Non esiste alcun clan.

Siamo gente ricca e onesta, che male c’è?

Un funerale non lo si rinnega a nessuno.

Quello che accade fuori della chiesa non rientra nelle nostre competenze.

E’ stato un funerale in stile rom, una festa per il cuore e per gli occhi e una tradizione da rispettare

Tutti i funerali dovrebbero essere così.

Al  re di Roma piaceva la musica, anche quella de Il padrino, e allora?

Tutti erano a conoscenza, direttamente indirettamente dello svolgimento delle esequie. 

L’elicottero ha lanciato petali di rosa, mica bombe.

Sono solo alcuni esempi della “farsa semiseria” di questo scorcio di fine agosto che intende minimizzare la scelta dei parenti di un defunto che hanno voluto svolgere un funerale in pompa magna, com’è  nel loro stile di vita, in una chiesa della capitale.

Il Prefetto di Roma, Gabrielli
Il Prefetto di Roma Gabrielli

Dopo tanto clamore, cosa accadrà adesso? Proviamo a fare una previsione: nulla, assolutamente nulla.

Il sindaco di Roma è in vacanza negli Stati Uniti, il questore di Roma è in ferie, il Presidente del Consiglio non twitta, il  ministro dell’interno attende relazioni, il Papa e né tanto meno la Cei, sempre attenta alle vicende italiane, non intervengono, il prefetto di Roma, che già ha assolto la gestione del sindaco Marino sulle infiltrazioni malavitose nella gestione della città, parla di vicenda inaccettabile ma dipesa solo dall’assenza di coordinamento informativo fra forze dell’ordine e vigili urbani.

Eppure, a quanto pare, in molti erano a conoscenza dell'”evento”, ma di responsabilità neppure l’ombra se non di qualche piantone di un commissariato di pubblica sicurezza o di una stazione di carabinieri di periferia o del comando di zona dei vigili urbani, che andrà ad accompagnarsi al pilota dell’elicottero nella gogna mediatica sacrificale.

E la politica e la pubblica amministrazione, vi chiederete? Sono in vacanza e in vacanza non si “tagliano teste che contano”, vuoi per opportunità, vuoi per interessi e calcoli partitici. In fondo il Giubileo della Misericordia  (i cui fondi governativi saranno gestiti proprio dal prefetto Gabrielli) è alle porte, come il giusto perdono per gli “irresponsabili” e i toni smorzati per non ledere ulteriormente l’immagine internazionale già offesa dell’Urbe.

il nuovo logo della Capitale
Il nuovo logo della Capitale

Altre sorprese ci attendono alla vigilia del processo di Mafia Capitale, anche se qualcuno tenta di rassicurarci circa l’estraneità del “nostro” clan in una sorta di classifica delle minori pericolosità: ma come si possono definire i 40 appartamenti di proprietà del comune da anni affittati agli affiliati per canoni mensili che si aggirano fra i 7 e i 20 euro, i numerosi arresti, i sequestri di beni frutto di attività illegali?

Che Ignazio Marino stia lavorando per  esportare all’estero il modello virtuoso di  Roma città ideale, di cui qualche mese fa fu presentato il logo “Rome and You” con tanto di sfere allegoriche, viste che quelle reali erano già cadute a tutti?

Io non vedo, non sento e non parlo e se c’ero dormivo.  Baciamo le mani…