Democrazia a perdere

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Con la XVII legislatura, e chi non è scaramantico dovrebbe riflettere….,  il carattere autocratico del nostro sistema democratico ha subito una decisa accelerazione: il  governo dello Stato assoluto, in cui l’autocrate ricava la propria autorità da sé stesso o dal diritto divino.

Le avvisaglie si sono avute sin da subito: due governi e due presidenti del consiglio che non rispecchiano l’esito delle elezioni politiche del 2013, di cui il secondo addirittura investito a maggioranza dalla direzione di un partito di cui è il segretario.

Scambio di consegne a palazzo Chigi
Scambio di consegne a palazzo Chigi

E’ disarmante, quanto la crescita inarrestabile dell’astensionismo: protesta o, peggio, disaffezione verso un sistema lontano anni luce dalle problematiche della gente comune, senza per questo essere tacciati di populismo.

Ma esiste una questione etica, ancora prima che politica, che ha origine da un fenomeno migratorio. Non si consuma fra le sponde del Mediterraneo, bensì fra le stanze del Palazzo. Il suo protagonista è una figura divenuta “mitica”: il parlamentare errante.

Mai come in questa legislatura si è assistito al cambio di casacca di deputati e senatori che coinvolgono tutti i partiti: oltre un terzo è “migrato” dando vita  a nuovi gruppi e sigle dentro e fuori il Parlamento dai nomi altisonanti, Nuovo Centrodestra e Per l’Italia, Grandi Autonomie e Libertà, Azione liberale per le autonomie, Conservatori e riformisti, Possibile, Faro per l’Italia, Coalizione sociale, Gruppo azione partecipazione popolare, o ampliando a dismisura l’eccezione del  “gruppo misto” in vista di una successiva transumanza. Gli ideali, i valori, gli impegni passano in secondo piano, diventano solo inutili dettagli per coloro che soccorrono il vincitore in cambio di future promesse. E quasi sempre trattasi di illuminazioni sulla via di Damasco: solo in una occasione la scandalosa compravendita è stata oggetto di reprimenda visto l’abietto politico che se ne era fatto promotore

Lo smarrimento tra gli elettori è palese quanto il venir meno di quel vincolo morale di mandato che rende inutile la partecipazione democratica, già di per sè mutilata dall’impossibilità di scegliere liberamente il proprio rappresentante; tanto più un Presidente della Repubblica sulle cui elezioni aleggiano da sempre operazioni di Palazzo e giochi politici che poco hanno a che vedere con l’interesse supremo della nazione.

Non è tutto: proprio questo Parlamento, censurato dalla Corte Costituzionale per l’eccessiva incidenza del premio di maggioranza fa lo gnorri e, soggiogato dalla  sistematicità dei voti di fiducia (prossimi a 50 in poco più di un anno), viene svuotato della dialettica interna e delle prerogative legislative assorbite dal potere esecutivo.  L’argomento è indifferente: riforma della Costituzione, jobs act,  buona scuola, enti locali, legge elettorale  e così via; l’importante è apparire decisionisti.

Satira in Parlamento
Satira in Parlamento

E accade ancora che le autorizzazioni all’arresto nei confronti di parlamentari vengano valutate non solo in termini probatori, quanto e soprattutto in termini di opportunità  e convenienza politica per la maggioranza di turno, così come per la famigerata Legge Severino, sul cui carattere di retroattività troppo poco si è detto.  Rigorosamente ed enfaticamente applicata in un caso; cavillosamente interpretata per candidati ineleggibili, sospendendone gli effetti in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale.  Suggeriamo al ministero della Giustizia di aggiungere un  punto interrogativo alla frase “La legge è uguale per tutti” che campeggia in tutte le aule di Tribunale…

Per finire, visto che la nostra agenda economica, gli impegni di spesa,  il fiscal compact sono imposti dall’Unione Europea, come possiamo chiamare governo del popolo quel potere che sempre più appartiene ad una stretta oligarchia?

La Costituzione del 1948 è un sogno infranto, un portato di democrazia a perdere che dà troppo fastidio… Meglio le manovre di Palazzo all’insaputa dell’elettorato di cui non ci si può fidare….