Mentre al Teatro alla Scala di Milano è di scena la Turandot di Giacomo Puccini (con finale di Luciano Boerio) diretta da Riccardo Chailly per la regia di Nikolaus Lehnhoff, domenica 10 maggio andrà in scena al Teatro Manzoni la Tosca, l’opera tanto voluta dal compositore toscano.
Questa messa in scena, che vede la regia e la supervisione scenica di Attilio Colonnello, è frutto di una proposta di Gennaro D’Avanzo – direttore di Sold Out srl – e di un’unione di forze tra privati, compreso il Manzoni che ha sposato l’idea, sostenendo coi propri mezzi (le luci, ad esempio, sono quelle utilizzate in Nerone – duemila anni di calunnie).
D’Avanzo ci spiega come mai la scelta sia caduta proprio sulla Tosca pensando a un evento in occasione di Expo:”desideravamo far ascoltare la musica italiana anche ai turisti stranieri e poi ho fatto un parallelismo tra la battaglia che fece Letizia Moratti, in qualità di sindaco in carica, per far aggiudicare l’esposizione universale a Milano con il travaglio toccato a Puccini per realizzare quest’opera”.
Il compositore italiano rimase, infatti, folgorato dalla visione del dramma al Teatro Filodrammatici di Milano e propose a Ricordi di acquistare i diritti, ma quest’ultimo si rivolse ad Alberto Franchetti per musicarla, solo dopo la sua rinuncia arrivò a commissionarla a Puccini (il quale la completò nel 1899). Questo travaglio interiore l’artista riuscì a trasferirlo in generale nelle sue composizioni e ancor più in quest’opera che è «la più drammatica». Il triangolo principale vivrà nelle voci del soprano Olivera Mercurio (Tosca), del tenore Diego Cavazzin (Cavaradossi) e del baritono Ivan Marino (Scarpia) e questo è un altro elemento su cui si vuole puntare: “il bel canto”.
Al di là del dispendio economico che comporterebbe una scenografia molto imponente, dalle parole di D’Avanzo la scelta di una scena minimalista appare come consapevole e voluta e non solo “indotta” da una questione di fondi. È innegabile che anche nei momenti clou il pubblico possa essere colpito dagli effetti scenici, ma va da sé che ciò che cattura maggiormente e arriva a commuovere lo spettatore è la voce insieme, certo, alle note. L’opera sarà diretta dal Maestro Gian Marco Moncalieri, con la Corale Lirica Ambrosiana e l’Orchestra Alessandro Manzoni di Milano, costituita da 30 elementi. A ciò si aggiunge il lavoro fatto con le luci, più volte sottolineato dal direttore di SoldOut.
Oltre all’amore per l’opera e l’arte, da quest’intervista emerge un forte proposito: “portare la lirica fuori dal tempio rendendola accessibile e questo vale sia per gli artisti che spesso non hanno spazio, sia per il pubblico” spesso lontano da questo tipo di teatro per via dei costi proibitivi. Chissà che questo “esperimento”, ospitato “in un teatro prestigioso” e centrale come posizione, non porti a una stagione di lirica in parallelo con il cartellone di prosa.
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> Tosca
di Giacomo Puccini
Domenica 10 maggio, ore 20.30, Teatro Manzoni di Milano
Regia e supervisione scenica: Attilio Colonnello
L’opera è diretta dal Maestro Gian Marco Moncalieri.
Cast: Olivera Mercurio, Diego Cavazzin, Ivan Marino, Antonio Russo, Carlo Oggioni, Roberto Natale
I prezzi: € 25 poltrona, € 35 poltronissima e € 50 palco
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