In tempo di Salone del Mobile milanese ci sono anche gradite sorprese per l’arredo urbano. Gradite e spontanee, perché nascono dall’idea di privati cittadini in accordo con il Comune. Siamo infatti nella città del prossimo Expo ed è qui dove, lo scorso sabato e domenica, un gruppo di almeno 150 persone si è armato di pittura e pennello per dipingere interamente il cavalcavia Buccari, 300 metri tra altezza e lunghezza: tra la Balera, il Santuario, i loft della Richard Ginori, i nuovi negozi di biciclette e le fattorie tutt’ora aperte il quartiere dell’Ortica, lo stesso cantato da Jannacci come, allora, luogo di malavita, oggi può vantare anche il migliore cavalcavia di tutta la città.
Il Nuovo Liceo Artistico di via Benini 76, il gruppo scout CNGEI Milano, le associazioni di quartiere “Non uno di meno” e “Ortica Noodles”, oltre all’Anpi Ortica, tutte coordinate dal Consiglio di Zona 3 con il Patrocinio del Comune, si sono unite, armate di pennelli e colori e hanno ridato vita alle pareti del Cavalcavia colorandole con parole come “dignità”, “lealtà”, “consapevolezza”, “amore”, “fiducia”, “pace”, “istruzione”, “condivisione”, “memoria”. Bando ai cartelli “lavori in corso” e senza dover bloccare il traffico, studenti, scout, i writers professionisti di Ortica Noodles, insieme ai professori e gli educatori, hanno dipinto tutti i muri del Cavalcavia, liberandolo (si spera definitivamente) da orride e insensate tag che venivano reimbiancate dal Comune e poi nuovamente imbrattate.
Spicca, nel punto più alto della salita, un eloquente je suis Charlie in bianco e nero, monito alla difesa della libertà d’espressione: centinaia di cittadini e ragazi all’opera per 48 ore no-stop hanno lavorato spontaneamente e guidate da slogan come “Parole a colori per il cavalcavia dell ‘Ortica!”. Se in questo caso lo spunto per migliorare il quartiere è stato fornito dalla volontà di commemorare il 70° anniversario della Liberazione, l’idea s’inserisce in un piano di riqualificazione dell’area che era già partito da qualche anno, con la riduzione da due ad una corsia per lato in modo da rallentare la circolazione sul Cavalcavia, l’inserimento della pista ciclabile e dell’area verde per i cani.