Il fumetto non è solo una faccenda giapponese o americana. Non è solo Marvel o DC e non è nemmeno solo Zerocalcare. Per farsene un’idea, basta cliccare sulla home page di Verticalismi (www.verticalismi.it), il primo laboratorio/magazine di fumetti digitali.
Verticalismi, che presto diventerà una start up accelerata presso Luiss Enlabs, è nato quasi per caso dall’idea di un gruppo di nerd in fumetteria di lanciare un contest di fumetto digitale per divulgare e traghettare questo linguaggio in una nuova e retroilluminata epoca: «La cosa doveva finire cosi come è iniziata», racconta il Ceo di Verticalismi Mirko Oliveri, «invece fumettisti e lettori da tutta Italia continuavano a chiederci altri fumetti: eccoli».
La caratteristica comune a tutte le storie a disegni del sito è che si adattano a qualsiasi display: si sfogliano semplicemente con lo scroll del mouse, senza pop-up, in verticale, con zero disturbi per la lettura: gli occhi si staccano dalle strisce solo volontariamente. E a fatica, perché in fondo a ogni striscia basta un click per passare alla successiva, o ad altre correlate.
Il progetto si rivolge a tutti gli appassionati di fumetto, ma offre soprattutto un’occasione agli artisti esordienti che vogliono pubblicare i propri lavori senza affidarsi alle case editrici o al crowdfunding. Nell’elenco delle opere proposte, infatti, ci sono professionisti come Sara Pichelli, Roberto Recchioni, Diego Cajelli, David Messina e Makkox, ma anche nomi nuovi possono trovare spazio e visibilità, oltre che numerosi workshop per migliorarsi e contest con cui farsi notare. Il requisito necessario per essere pubblicati è la qualità: non è prevista censura né per i temi né per i generi trattati, e vengono accolte e apprezzate le tecniche più disparate.
«In Europa si investe poco sul fumetto, ma qualcosa sta cambiando. Basta passeggiare per le librerie per accorgersi di quanto i graphic novel siano diventati una porzione importantissima della domanda e offerta del mercato editoriale. Inoltre, anche gli altri linguaggi stanno ponendo il fumetto come proprio fulcro», sostiene Mirko Oliveri «Ad esempio, oggi il cinema mainstream e il cinema d’autore, senza distinzione, prendono dichiaratamente spunto e ispirazione dai fumetti. Il fumetto ormai gode dell’attenzione che fino a qualche anno fa veniva riservata alla letteratura, e questa attenzione crescerà ancora».