Tom Jò, lo spazio che lascia libera la fantasia

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La galleria Gestalt di Pietrasanta (LU), inaugura oggi una mostra che “ Non è per tutti”. Tenendo fede alla fama di scopritrice di talenti OFF, la galleria presenta accanto a nomi noti dell’arte concettuale, astratta e storicizzata: Paolo Icaro, Armando Marrocco e Antonio Trotta un artista emergente: Tom Jò Coladelli.

Tom Jo

 Il percorso artistico di Tom Jò Coladelli, figura dal temperamento irrequieto, nasce prima dal collezionismo e poi dalla sperimentazione. Architetto di successo, Tom Jò Coladelli ha iniziato a frequentare gli studi di artisti per collezionarne le opere. “Non mi bastava possedere un’opera, volevo percepire lo spirito e la personalità di chi l’aveva composta e cercare di entrare in sintonia con le motivazioni e il proceso creativo dell’artista. Da li è nata la voglia di sperimentare”, spiega Tom Jò Coladelli.

Tom jòL’arte di Tom Jò Coladelli non è espressiva, si impone con decisione attraverso le forme, la luce e lo spazio. Il richiamo all’architettura è forte: “sono di formazione un architetto, lo spazio e la tridimensionalità sono la piattaforma culturale sulla quale mi sono formato e costituiscono il bagaglio culturale a cui faccio riferimento” precisa l’artista. L’oggetto è elemento costitutivo dell’opera, il colore, la materia e il sostegno sostituiscono la figurazione. L’artista aspira a un distacco emozionale a favore di una ricerca che pone le sue basi sull’oggetto e sulla sua fisicità. Il risultato è oggettuale. Le opere si offrono allo spazio e alla luce nel rigore delle loro forme. “lo spazio che riproduco ha la magia di lasciare libera la fantasia e l’interpretazione, senza i sofismi e le difficoltà intellettuali che ci condizionano e ci distolgono dalla semplicità e linearità della Natura e dello sforzo compositivo di un’artista”. Tom Jò si rifà all’arte minimalista e concettuale degli anni 60, proprio di quegli anni è il desiderio di abbandonare qualsiasi conformismo per un’affermazione libera dell’IO.

 

Un’artista da conoscere e scoprire.

       > Non è una mostra per tutti
         Gestalt Gallery

         20 dicembre – 18 gennaio

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