Sei personaggi in cerca di cantautore in scena a Milano

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Laura-Raimondi_Cabaret-Macabro-copia“Sono sei personaggi imbevuti di vita quotidiana, con manie e paure che ho imparato a canalizzare con ironia, provengono da me, dalla mia musica e dai testi che scrivo”, sono i protagonisti di Cabaret Macabro scritto e interpretato dalla giovane cantautrice Laura Raimondi (con l’arrangiamento di Alex Filippi e della band) che andrà in scena martedì 16 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Martinitt di Milano. Le malinconiche figure sfileranno raccontandosi attraverso le canzoni dell’autrice, il pianoforte di Giuliano Lecis, la batteria di Jack Chierici, il contrabbasso di Alex Carreri, in occasione dell’uscita del suo album di esordio.

C’è il “Lui” artista che «ha il teatro anche negli umori corporali» tanto se ne sente intriso, “Lui” non fa l’attore lo è, il teatro lo pervade tutto, lo possiede nelle viscere. C’è l’attrice “Lei” che usa il corpo per sedurre con consapevolezza, senza riserbo, conosce la tristezza dello scambio, ma essere attrice ha un prezzo e non le importa di pagarlo, conta solo il palcoscenico. L’autrice passa per la strada, “Il Fioraio è un personaggio che ha fatto realmente parte della mia vita. Era un uomo bellissimo sui 50 anni che aveva un chiosco di fiori, una figura che mi ha sempre intimorita, è la parte che perde la gioventù come si recide un gambo, taglia e sistema fiori e nel frattempo perde opportunità, occasioni, è il personaggio della rassegnazione al tempo che passa”.

L’Ipocondriaca, “nata dal mio rapporto con il bugiardino e la lettura di Molière”, che canta la voglia di dolore, la ricerca del malessere, la spasmodica voglia di malattie, una dietro l’altra per non accettare il suo mal d’amore. La Gelosa che al “tarlo” dedica una canzone. La Psicopatica, “bloccata dalle sabbie mobili, o come un canarino in mezzo all’oceano”, sopraffatta dal vivere, e infine, il Brutto, anzi il bello del brutto come canta l’originale tarantella “Occhi protrusi”.