Via Rasella, finalmente qualcuno la racconta giusta

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Dopo Via Rasella, una piece teatrale racconta i fatti con empatia verso gli esseri umani

ViaRassella-teatroPer andare da Casalbertone a Termini, a piedi, ci vogliono 50 minuti. Le pallottole non fanno curve, corrono dritte. Niente whiskey, c’è solo l’amaro fatto in casa. Quelle che imparano a scrivere a macchina studiano dattilografia. I notai sono ricchi. Vittorio, protagonista di “Dopo Via Rasella”, si fa prendere da tutto questo mentre tenta di raccontare a Giacomo (Antonio Pisu) la rappresaglia seguita all’attentato del GAP in cui rimasero uccisi 33 tedeschi e che costò la vita a 335 italiani. Si fa prendere da visioni e battute. Vuole dire quanto freddo fa, quanto cammina, com’è il suo lavoro. Non pensiamo mai che alla storia sia attorcigliata la vita e a quanto essa sia materialista, pratica. Se immaginiamo Roma, la mattina dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, la pensiamo solenne, piegata. Invece, era solo Roma: fredda, lunga, rumorosa, tutti incazzati. Compreso Vittorio, ferroviere ed ex alpino, reduce dalla guerra in Grecia, che si sveglia dicendosi “oggi non vado a lavoro”, ma poi ci va. E passa al cimitero, perché di parlare con Dio non se la sente, ma con la moglie sì.

Vittorio, nella sua narrazione, fa vincere la vita, che è sempre una distrazione dal suo senso, dal percorso collettivo su cui il tempo la incunea. Non appena comincia a capire cosa gli è successo, di essere stato salvato dal rastrellamento e di essere, quindi, un debitore, Pierpaolo De Mejo, che di “Dopo Via Rasella” è autore, sceneggiatore e attore, fa calare il sipario. Una scelta perfetta che rende lo spettacolo, in scena a Roma dal 6 al 30 novembre presso il Teatro Elettra, quello che il suo autore voleva che fosse: il racconto di una vicenda umana, i cui protagonisti (con Vittorio e Giacomo c’è una ragazza, Olivia Cordsen, che ricorda che si sta parlando di guerra, che sono morte persone ed è importante dire quante e come) hanno un ruolo misericordioso: prescindere da bene e male, dalle coscienze dei carnefici.

Per Adorno, dopo l’olocausto non sarebbe più stata possibile la poesia. Si ricredette presto, capendo che proprio da poesia e arte l’umanità sarebbe ripartita. Pierpaolo, trentenne poderoso, dimostra che il teatro, che è poesia mobilitata, può essere civile senza essere politico, guardando con gli occhi (non con i manuali) la storia. Se riuscissimo ad affrontarla senza emotività, l’appropriazione delle tragedie per corroborare o distruggere ideologie sarebbe impensabile: basterebbe l’intuito per illuminarci sulla funzionalità degli eventi e riallacciarci all’empatia verso gli altri esseri umani, anche quelli con le responsabilità peggiori. Quando ci riusciremo, potremo riflettere su quanto strana sia stata la scelta dei partigiani, a pochi giorni dalla liberazione di Roma, di attentare alla vita dei tedeschi, ormai in ritirata.

 

 

42 Commenti

  1. Altoatesini innocenti e disarmati massacrati solo per provocare la rappresaglia di guerra annunciata dai tedeschi. Brutti vigliacci di partigiani. Avete ammazzato anche un bambino seduto sul cassonetto della vostra bomba, che ascoltava il canto degli Altoatesini. Vigliacchi!. Farabutti!
    Tacere sui crimini dei partigiani! Ora basta tacere ne abbiamo piene le scatole di loro, ladri e bugiardi.
    Bergmaister Franz, nato il 06/09/1906 a Kastelruth / Castelrotto BZ
    Dissertori Josef, nato il 05/06/1913 ad Eppan / Appiano (BZ)
    Eichner Georg, nato il 21/04/1902 a Sarntheim / Sarentino (BZ)
    Erlacher Jakob, nato il 12/07/1901 a Enneberg / Marebbe (BZ)
    Fischnaller Friedrich, nato il 19/11/1902 (o 1912)
    Fischnaller Johann, nato il 17/11/1904 a Mühlbach / Rio Pusteria BZ
    Frötscher Eduard, nato il 19/12/1912 a Latzfons / Lazfons (BZ)
    Haller Vinzenz, di Ratschins / Racines (morto la notte tra il 23 ed il 24)
    Kaspareth Leonhard, nato il 28/01/1915 a Kaltern / Caldaro (BZ)
    Kaufmann Johann, nato il 19/10/1913 a Welschhofen / Nova Levante BZ
    Matscher Anton, nato il 12/06/1912 a Brixen / Bressanone (BZ)
    Mittelberger Anton, nato il 15/11/1907 a Gries di Bolzano (BZ)
    Moser Michael, nato il 29/09/1904 a Kitzbuehel (Austria)
    Niederstätter Franz, nato il 01/06/1917 ad Aldein / Aldino (BZ)
    Oberlechner Eugen, nato il 30/04/1908 a Mühlwald / Selva dei Molini, Val di Tures BZ
    Oberrauch Mathias, nato il 15/08/1910 a Bozen / Bolzano
    Palla Paulinus, nato il 31/12/1905 a Buchenstein / Cortina dìAmpezzo BL
    Pescosta Augustin, nato il 09/05/1912 a Colfosco (Alta Badia) BZ
    Profanter Daniel, nato il 22/05/1915 ad Andrian / Andriano (BZ)
    Raich Josef, nato il 14/12/1906 a St. Martin / San Martino (BZ)
    RauchAnton, nato il 05/08/1910 a Völs / Fié allo Sciliar (BZ)
    Rungger Engelbert, nato il 21/12/1907 a Wellschellen / Riina, Rina in Val Badia BZ
    Schweigl Johann, nato il 13/08/1908 a St. Leonhard / San Leonardo in Passiria BZ
    Seyer Johann, nato il 03/06/1904 a Gais (BZ)
    Spiess Ignatz, nato il 04/07/1911 a Schweinsteg / S. Orsola di S. Leonardo in Passiria BZ
    Spögler Eduard, nato il 11/07/1908 a Sarntheim / Sarentino (BZ)
    Stecher Ignatz, nato il 11/05/1911 a Schluderns / Sluderno (BZ)
    Stedile Albert, nato il 26/06/1915 a Bolzano
    Steger Josef, nato il 10/08/1908
    Tschigg Hermann, nato il 23/04/1911 a St. Pauls / San Paolo Appiano BZ
    Turneretscher Fidelius, nato il 19/01/1914 a Untermoi / Antermoia in Val Badia BZ
    Wartbichter Josef n. 13/11/1907

  2. PESCIAZZONE ALLORA DI COSA TI ALMENTI SE SONO STATI AMMAZZATE 335 PERSONE?

  3. Normalmente, per esprimere un parere motivato bisognerebbe conoscere bene i fatti. Per esprimere una opinione da cialtroni, invece, non serve nulla. Quanti dei soloni che parlano di via rasella hanno letto gli atti processuali? Nessuno e infatti dicono una marea di sciocchezze, come quello che sostiene che i russi hanno bombardato guernica. Quanto all’articolo è assolutamente inutile,righe sprecate che tentano forse un lancio pubblicitario mascherandolo da finto revisionismo.

  4. il revisionismo è comunque una vigliaccata….la verità è che c’era una guerra, e le guerre vanno combattute anche a rischio dei tristemente noti “danni collaterali”.
    …O pensate che fosse meglio lasciar fare ai maledetti nazisti i loro comodi????

    • Caro amico, un mio maestro elementare mi disse che la verità sugli eventi storici si sarebbe saputa solo dopo molti anni dall’accadimento dei fatti e cioè dopo la morte degli attori ed i fatti sarebbero stati interpretati asetticamente senza partigianerie. Vogliamo chiamarlo revisionismo? Chiamiamolo in qualsiasi modo, anche topolino, ma rivedere o rianalizzare le cose, senza paraocchi non è mai da “vigliacchi”. Vigliacco è stato chi ha compiuto all’epoca un attentato pur sapendo che il prezzo lo avrebbero pagato altri (altre rappresaglie erano già tristemente note). Continuiamo a trovare la scusa della guerra, però tutte le uccisioni fatte dai comunisti dopo il 25 aprile sono, senza se e senza ma OMICIDI perché compiuti in tempo di pace. Oddio è vero che per i comunisti la vera pacificazione doveva essere l’invasione russa dell’Italia, che per nostra fortuna non c’è stata.
      I maledetti nazisti erano in guerra cosi come i loro nemici e quindi le uccisioni di guerra valgono per entrambi i contendenti.
      Mi fa specie che definisci “danni collaterali”335 morti. Le loro famiglie non la pensano certamente cosi e nemmeno io. Un consiglio, levati i paraocchi sinistri e guarda i fatti nudi e crudi, ti farà senz’altro bene.

      • l’espressione “danni collaterali” l’ho usata in modo volutamente ironico citando la triste espressione usata dagli americani in iraq.
        Mi spiace che lei non l’abbia còlta, me ne farò una ragione…
        La guerra non è una scusa…è semplicemente un abominio e in quanto tale in esso trovano spazio anche azioni come quella di via Rasella, ma se la guerra c’è, bisogna farla e accettare di correre dei rischi e di farne correre anche ad altre persone.
        E’ brutto dirlo, ma è così….i partigiani (tutti, mica solo i comunisti…se lo ricordi BENE) hanno accettato di combattere nel tentativo di tutelare tutti, anche chi non ha avuto la possibilità o il fegato di farlo.
        E se sono stati obbligati a farlo è stato a causa della follia di chi dopo anni di infame dittatura ha deciso l’entrata in guerra sapendo benissimo di mandare i suoi soldati al macello.
        Mi stanno bene tutti i discorsi sulle vendette post-liberazione, vere e proprie esecuzioni ingiustificate anche se in qualche modo causate da 20 anni di soverchierie, ma è schifoso vedere che si tenta di infangare la lotta partigiana per speculazioni sulla politica di oggi.
        Roba diversa, tempi diversi, situazioni diverse tanto per la sinistra che per la destra.
        Forse il paraocchi ce l’ha lei.
        Meno Rete4 e qualche libro in più farebbero bene a lei e a tante altre menti semplici

        • No caro mio non l’avevo colta, avevo capito però che lei era fortemente di sinistra e cosi come tutti i suoi compagni, prende la scossa quando si parla dei partigiani. Per mettere una parentesi anch’io (quando parla di partigiani tutti si ricordi anche quelli bianchi uccisi da quelli rossi)
          Basta con la retorica su chi e per quale motivo siamo entrati in guerra. La storia, quando saremo morti io e lei verrà analizzata freddamente e credo che da lassù o laggiù ne sentiremo delle belle.
          Pensi che ultimamente ho letto un articolo di storia che rivalutava in un “certo” modo la figura di Nerone, si di Nerone.
          E’ passato troppo poco tempo per capire dove stà la ragione. Una chiosa sulla sua ironia anti americana. Questi signori ci hanno fatto comodo quando a suon di loro morti di hanno liberato dai nazisti e allora perché tanta ingratitudine.

  5. WalterD , l’articolo e la verità storica, sono esattamente il contrario di ciò che lei esprime, lei porta avanti tesi e scusanti a favore di cialtroni(partigiani rossi) indifendibili gia condannati dalla storia

  6. Solo i comunisti quelli che anno fatto l’attentato sono i responsabili, tutti sapevano delle rappresaglie pertanto questi bastardi dovevano fucilare

  7. Al di là di tutte le chiacchiere la strage di via Rasella è stata una stupida operazione che solo l’idiozia dei comunisti poteva organizzare. Non dimentichiamoci che i comunisti non combattevano per liberare l’Italia ma per sostituirsi ai fascisti nel governo del paese. In questa logica vanno inquadrate tutte le porcherie che combinarono alla fine della guerra. Non ultima quella di estromettere dalla politica il loro maggior avversario Silvio Berlusconi, con l’aiuto della vigliaccheria delle toghe rosse di Magistratura Democratica.

  8. I terroristi comunisti , si, terroristi e banditi per i militari tedeschi, sapevano benissimo che all’attentato sarebbe seguita la rappresaglia , gli eserciti di tutto il mondo applicavano e hanno sempre applicato questo tipo di ritorsione agli attentati effettuati da civili nei confronti di militari in azioni di guerra , quindi i comunisti con questa azione volevano incassare il risultato che hanno poi incassato , l’odio della gente verso i tedeschi e di riflesso verso i fascisti …

  9. Veramente nel marzo ’44 i tedeschi si stavano ancora difendendo gagliardamente a Montecassino e avevano respinto attacco su attacco: degli inglesi, degli americani, dei neozelandesi, dei nepalesi, degli australiani, dei marocchini ecc. Proprio il giorno prima l’attacco, gli Alleati avevano mollato la spugna e si erano ritirati per la terza volta da gennaio ’44. La Normandia ancora non c’era stata e scrivere oggi che il 23 marzo ’44 tutti sapevano come fosse imminente la liberazione di Roma è semplicemente un falso.

    • Dopo lo sbarco degli americani ad Anzio, il marzo del 1944 è stato un mese cruciale per la situazione italiana. La tesi se la liberazione di Roma fosse più o meno imminente andrebbe discussa con molta attenzione, perché è un punto cruciale a favore o meno della tesi che i partigiani avrebbero potuto evitare (o meno) l’attentato contro i tedeschi.

      • …Sbarco che in quei giorni era sembrato un clamoroso flop, come i tre assalti lanciati contro Montecassino da gennaio a marzo ’44. Penso che ben difficilmente qualcuno che vivesse all’interno del Terzo Reich potesse pensare, all’indomani del terzo ritiro alleato da Montecassino, che Roma stava per essere liberata.

  10. Purtroppo l’istruzione pubblica, dalle scuole dell’obbligo fino alle università è gestita da una cultura di sinistra formata da individui, gli intellettuali, che sarebbero una garanzia di democrazia pure come comandanti di campi di concentramento hitleriani, e quell’esercito di insegnanti e direttori didattici che si sono tramandati da padre in figlio il credo comunista garantendo l’oro un posto di lavoro statale. Cosa dire su via Rasella se non un atto di incosciente vigliaccheria compiuto da esaltati “partigiani” comunisti che causarono la morte dei 33 tedeschi del battaglione Bolzano già in ritirata con la consapevolezza che ci sarebbe stata una ritorsione. Ritorsione puntuale che causò la morte di 335 italiani. Non accetteranno mai di ammettere quello sbaglio, per loro è tabù, come un tabù sono state le Foibe tenute nascoste per decenni e decenni e solo in questi ultimi anni sta uscendo la cruda verità di qui crimini compiuti da compagni comunisti slavi.

  11. Caro Walter quanto sei partigianamente buono. I partigiani sapevano benissimo come si sarebbero comportati i Tedeschi, comunque potevano costituirsi anche un minuto prima delle raffiche di mitra. Forse lo volevano fare ma hanno perso il tram? Pensiamo cosi che è meglio.
    Una cosa è certa 335 uomini sono stati ammazzati senza avere nessuna colpa se non quelle di fare da esempio, a chi ?????

  12. Purtroppo la storia la scrivono sempre i vincitori così come via rastella anche a guernica furono incolpati i franchisti ma il bombardamento lo fecero i russi
    Ci sono tutte le prove ,ma sui libri e il quadro di Picasso la colpa e sempre dei perdenti.

  13. Cosi come Togliatti era contento dei tanti soldati dispersi in Russia perché, a suo parere più morti vi erano in Russia e piu odio vi era contro il Fascismo, anche in via Rasella può essere stata applicata la stessa tattica.
    Roma aveva bisogno di vittime da commemorare ogni anno, il GAP sapeva delle leggi di rappresaglia applicate dai nazisti e quindi con quei morti (non certamente partigiani rossi) si erano assicurati odio accresciuto verso i fascisti e commemorazioni annue. Sbaglio? Come diceva qualcuno a pensar male si fà peccato ma a volte ci si azzecca.
    Certo che quel partigiano forse avrebbe fatto meglio a costituirsi, lo avrebbero fucilato, commemorato annualmente, ma 335 morti fanno piu rumore. Non è revisionismo è solo vedere le cose senza paraocchi o ideologie politiche.

    • carissimo KINOWA finalmente trovo uno che su via rasella la pensa esattamente come me. e non come quel FINTO INGENUO di WALTERD. che i GAP potesserro essere così ingenui è una balla enorme. volevano evitare che per gli anni a venire venisse ringraziato il papa per aver preservato roma da maggiori danni e lutti. colpirono un gruppo di veterani tirolesi. da vigliacchi come sempre fanno i terroristi. nascondendosi dopo e sapendo che in via tasso c’erano molti loro antagonisti nella lotta ai tedeschi. un bel quadretto di famiglia, non c’è che dire.

  14. Chissà come mai tra le vittime non c’era nemmeno uno degli attentatori… per forza erano scappati per tempo.

  15. Credo che in modo assolutamente determinato abbiano voluto fare l’attentato per “portare l’acqua al proprio mulino”.Per questo si sono resi responsabili oltre che della morte dei tedeschi anche dei 335 Italiani.Conoscevano molto bene le conseguenza di quel gesto,in prativa hanno premeditatamente deciso di “ammazzare”368 persone pur di giustificare le immonde porcate che hanno commesso prima durante e sopratutto dopo la fine della guerra.

  16. Ovviamente,ciascuno tira acqua al suo Mulino!I Buoni,diventano i Cattivi e viceversa!Purtroppo,la verità è una sola!E’ la Guerra l’unico grande nostro errore !Lino.

    • è vero ,chi ha voluto la guerra? quello di via rasella è stato solo un piccolo episodio di fronte a 50 milioni di morti provocati dal nasifascismo al quale purtroppo si rivolgono ancora le simpatie di quelli che insultano i partigiani .

      • Tito (e gia’ il nick la dice lunga). Come capita spesso ai sinistri, ha fatto la pip’ fuori dal vaso. Se proprio vogliamo parlare di numeri (il che non e’ mai elegante), il comunismo ne ha fatto 120 milioni di morti (leggere “Il libro bianco del Comunismo”) e purtroppo continua a farne. I partigiani? Gente che si nascondeva sui monti per scendere a valle quando gli amaricani avevano bonificato la zona.

  17. Fare la storia con il senno di poi e’ molto facile. Non e’ facile invece immedesimarsi nel momento storico e capire dal punto di vista degli attori le lore scelte. I partigiani non poteva sapere se e quando Roma sarebbe stata liberata. I comandi alleati non andavano certo a dirlo in giro, ne’ c’era la possibilita’ di avere notizie certe ed aggiornate sulla situazione militare globale. I partigiani sapevano quello che vedevano e poco piu’. Vedevano una citta’ schiaffeggiata dall’occupazione nazista , hanno trovato una opportunita’ per una azione armata e l’hanno colto. Sapevano delle conseguenze ? Forse si e forse no. L’editto era stato pubblicato ma mai applicato prima, forse speravano in una diversa reazione, non e’ facile credere che anche in un periodo di guerra un ufficiale si prenda la responsabilita’ di uccidere 10 civili completamente innocenti per ogni tedesco ucciso. Forse , molto italianamente , hanno pensato che un po’ di umanita’ ci fosse in queste belve. Hanno sbagliato. Lo sappiamo oggi. Forse avrebbero dovuto avere piani piu’ elaborati, puntare su azioni di disturbo diverse. Ma oggi e’ facile dire queste cose ed e’ molto difficile mettersi nei panni di quei partigiani (persone comuni del popolo) in quei tremendi frangenti. Detto questo quello che distrurba molto oggi e’ la squallida campagna politica giocata sulla pelle dei partigiani e delle 335 vittime delle fosse ardeatine. Ecco su questo non c’e’ alcun dubbio, si tratta di stupidi sciacalli che non hanno nessun interesse per la verita’ storica ma solo per fini politici attuali, questo rende queste persone formalmente molto simili ai nazisti di allora. Rappresagle su chi non puo’ difendersi per validare la loro incapacita’ di argomentazione politica. In poche parole gentaglia della piu’ bassa lega.

    • LO spettacolo in questione è molto rispettoso dei fatti e delle persone. Un modo molto sentito di fare storia attraverso il teatro che non cambia i risultati della recente e più avvertita storiografia

    • lei vuole che i miei commenti siano “umanizzati”…. no! non gliene darò mai uno! lei è uno di quei PSICOSINISTRONZI! poi, il colmo dell’idiozia, regalarmi un pornogiornale comunista…. che schifo! vada a leggerlo dall’altra parte!!!

      • Datti ‘na calmata,mortimer …sinistronzi possono essere solo tutti quelli del tuo centrostronzo berlusconiano,ed è da sempre che te lo dico…e non ti copio incollo le tue risposte verso di me per non farti perdere la faccia con i tuoi ‘aficionados,centrostronzi(ma solo per …stare alla tua pari,non perchè mi piace farlo)come te…i destrostronzi come me non prendono per il culo:si sta parlando di un episodio serio e leggere “quell’articolo’ ti farebbe diventare…adulto.Non leggerlo,però,non saresti all’altezza di poterlo interpretare e soprattutto…dovresti chiedermi scusa,dopo,e da uno come te…non si possono accettare scuse.

        • direi che si può parlare di tutto senza esagerare. “Via Rasella” è un brutto episodio della storia patria che dopo 70 anni ancora produce forti discussioni. Credo che il teatro possa essere un buon luogo dove capire davvero i sentimenti di chi fu coinvolto, non certo le dinamiche politiche, bensì quelle umane

          • Nessuna esagerazione,buzz…semplice risposta a domanda ‘indecente’:se poi uno non è in grado di ‘comprendere’ ma solo si fa guidare dal …trito e ritrito linguaggio…a proposito l’ha letto l’articolo di quel sito?E’ di sx?E’ in tema con l’articolo?…

          • Letto l’articolo, certo. Non bisogna farsi guidare dal politicamente corretto, hai ragione. Credo che le colpe anche dei partigiani, soprattutto dei partigiani comunisti (vedi per es Porzus, o triangolo rosso), siano però oggi storicamente accertate. E quindi bisogna più di ogni cosa vegliare sull’uso distorto che spesso la politica fa ancora della storiografia.

          • no, non mi freghi con questi giri di parole! anzi, ho capito benissimo il discorso serio dell’attentato di via rasella. ma il vero problema in questione è riconoscere che l’ideologia di allora è la stessa di oggi. la prassi di allora è la stessa di oggi, benché il mondo sia cambiato. anzi, il mondo cambia, ma la sinistra rimane sempre la stessa! la sinistra di oggi è figlia di quella sinistra del 1944! far ricadere sugli altri le proprie colpe e le proprie deficienze! è quello che accadde nel 1944, ed è quello che sta accadendo ancora oggi! anzi, allora chi non si allineava all’ideologia comunista, veniva messo alla porta senza tanti complimenti. questo è chiarissimo, anche se io non ero presente nel 1944! e proprio per questo NON accetterò mai, mai, mai, mai il vostro ragionamento sinistroide e sinistrume! dopotutto, non mi ha mai interessato quella falsa idea secondo cui siamo tutti uguali, siamo tutti lavoratori, siamo tutti fratelli e blablabla… tutte minchiate!

        • Le minchiate son solo quelle che ‘ti stai’ raccontando da solo.Io non mi ero permesso di analizzare un bel niente:mi ero permesso di dire che se la smetti con lo “Stronzismo”di tutti e di te stesso(come fai fuori da il giornale e come stavolta) faresti meglio:ci hai stancato amici,nemici ed avversari:che si risolve,come successo,nel non considerare neanche i ‘fuochi amici’ rappresentati anche da quell’articolo:ormai per te tutti nemici escluso il più nemico di tutti e per sempre,cioè quello che si è sempre fatto ‘i cazzi suoi’ (che non sono gli stessi ‘nostri’ dato che ognuno ce l’ha diverso dagli altri)col tuo/vostro consenso:Lo ripeto anche a te:si è messo?Lui’,vostro ex nostro o mai nostro,copiando D’Alema,a produrre vino e ,per la magnanimità indiscussa,si è messo in testa di regalarlo a tutti gli aficionados come te e gli ha messo come ‘etichetta’ la più appropriata per voi(tanto non passerà molto tempo che vi cada il prosciutto dagli occhi):VinKulaj l’ha etichettato.Buona sbornia.
          NB:su questo tema di via Rasella,un anno e mezzo fa non ho visto il tuo commento su un articolo de IL Giornale a firma Veneziani:il mio,i tanti miei su quell’articolo,contro gli anti…C’erano.Chi cxxx ti sembra di rappresentare nell’anticomunismo o sinistrismo in genere?
          NB:ancora,pensi che sia/siamo/penso/pensiamo di poter essere tutti uguali’E tutti uguali da doverci ‘mischiare’ proprio con uno come te?Ecco l’altra ‘minchiata’più grossa delle altre:uguali ad uno come te,proprio,vero?

          • non sia ridicolo! non caschi sul patetico con me 🙂 lei deve solo riconoscere che questa sinistra ha fatto danni, ha sempre messo il bastone tra le ruote degli avversari, con sporchi trucchi, e lei pensa di sfruttare questa opportunità offerta dall’anniversario dell’attentato di via rasella per “annacquare” le colpe della sinistra. ma io non ci casco, bello mio! e non ci cascano neanche gli altri perchè hanno capito benissimo che la sinistra è MAFIOSA! e i vostri compagni sono tutti come lei e ragionano come lei, ersola, dreamer_66, sniper, luigitpiscio, totonno58, 82masso, xgerico, ecc…. detto ciò, me ne sbatto altamente delle sue critiche! prima rispettateci per quello che siamo e per quello che crediamo, poi potremo dialogare da civili 🙂 se non è cosi, noi ce ne freghiamo! lei però se la prenda con i SUOI compari, non con noi….

          • mortimer…te l’ho già detto:vuoi insegnarmi chi è stata,chi è e financo chi sarà la sx di tutte le gradazioni passate,presenti e future?Un novellino come te,vuole insegnare ad uno della mia età chi è stata o chi è la sx?Volevo solo ‘parteciparti’ di un articolo(di sx vero?) in tema che nella tua vita passata presente e futura non ti saresti mai sognato di poter ‘arrivare’ ad avere l’onore di leggere…e la giri a ‘tarantella’?Devo riconoscere che la sx…c’è l’hai il distintivo per pretendere di poter essere stato delegato a rappresentare il mio/nostro anti sx o anti-antifascismo?Tu finora solo ‘chiacchere’ e senza il distintivo il detto,buon per te,non si può neanche completare.Ti lascio l’ultimo commento,comunque…forse farai anche la gioia di ‘tuoi pari’…ma con quelli come te mai…’strada insieme’.
            NB:non ti eri mai permesso,fino a stasera(e potrei postare tutti i tuoi commenti su il giornale)di ‘accumunarmi’ a quei nick…anche perchè a quelli,educatamente(o quasi)ho contestato decine e decine di commenti.Non iniziare da ora.

  18. Roma era stata proclamata dai tedeschi “Citta’ aperta ” cioe’ smilitarizzata ( e cio’ la salvo’ da possibili bombardamenti massicci da parte degli Alleati) pertanto l’attentato alla polizia non aveva nessuna velenza militare . Era inutile e dannoso per la popolazione visto che la rappresaglia era una prassi consolidata dei Tedeschi. salvo che all’atto del rastrellamento non si fossero presentati gli attentatori sedicenti partigiani , ma nessuno di loro lo fece ! Si tace poi il fatto che nell’attentato perse la vita anche un bambino di 12 anni.

  19. Portare a galla LE molte verità nascoste …….bello ,ammirevole , utopistico in questo sfasciato paese. Sono nato ne 34 a Genova , sono sempre stato orgoglioso di dire nel mondo che ho conosciuto che ero Italiano , oggi mi vergogno perché sono sempre comunque rappresentato dai figli o nipoti dei comunisti di allora.

  20. la vera storia di via rasella,raccontatele più spesso ai giovani (noi anziani l’abbiamo sempre saputa) fategli capire,ai giovani, chi erano e chi sono i comunisti superstiti

  21. oh! finalmente un po’ di verità! io sono nato dopo la guerra, ma ho sempre saputo che quell’attentato era tutto sbagliato!! e non potevano che essere i comunisti a sbagliare (e a spese degli innocenti!!)

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