Quando il basso è “Loud!”

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Joseph Loud: bassista, compositore e record producer

jhosephtrombinEsiste ancora sensibilità sonora che si accosta magicamente a verità poetiche del passato. Musiche che diventano racconti di tutti gli essere umani, assimilabili a viandanti alla ricerca di qualcosa che pian piano si disvela, che ha senso, che acquista valore lungo il sentiero dei passi di ognuno. E’ il suono di Marco Joseph Trombin, in arte Joseph Loud: bassista, compositore e record producer.

Nel 2012 ha pubblicato l’album che prende il nome di Joseph ‘Per aspera ad astra’, rievocando Seneca come in un autobiografico ‘Non est ad astra mollis e terra via’. Sacrifici e rinunce traspaiono dalla sua musica che culla e trascina, smuove e commuove, come in un sogno, rapisce per condurre verso una sorta di lucidità onirica. Emerge il videoclip ‘It’s cold in here’ (interamente autoprodotto, così come tutto l’album), all’interno del portale internazionale Reverbnation, che può vantare quattro milioni di iscritti. Il disco è stato secondo in classifica a Berlino e sesto in Germania (dove l’artista ha vissuto), ed ancora oggi, a distanza di un anno, risulta tra i primi dieci. USA ed est Europa sono le zone in cui c’è stato il boom delle visualizzazioni del suo video (centomila contatti).

Si coglie la percezione di un sentire non addomesticato che lo porta distante dalla banalità condivisa, chi l’ascolta è trascinato piacevolmente lontano dal mondo commerciale, da sempre nemico di ogni libertà creativa. Racconta di essere affezionato ai suoi inizi, agli anni ’90, ormai luogo remoto, che lascia posto a frammenti di vita avvolti da una tecnologia esasperata, al conformismo. Una gavetta iniziata da adolescente, con più di 500 live in sei anni. Erano gli anni ’90, appunto, e c’era un altro modo di intendere lo sviluppo, il futuro, anche musicale. Joseph Loud, prendendo il via dagli studi al CPM di Milano con Dino D’Autorio, ha suonato, tra gli altri, con gli Scomunica, i Traccia Mista, i Mammooth, con Eros Kristyani e con Massimo Giangrande, ha partecipato al film sulla vita di Rino Gaetano al fianco di Claudio Santamaria (una produzione targata Claudia Mori per la Rai), ha prodotto le colonne sonore dei cortometraggi ‘Action’ di Giorgio Caputo e ‘Mi sono persa’ di Emanuela Panatta.


Adesso, di ritorno della Germania, l’influenza del nord Europa si fa sentire. Lì c’è molta più elettronica, nonostante lui sia devoto al rock. Al momento è pronto un disco nuovo, elettro pop, con tendenze techno e Joseph Loud sta cercando un’etichetta, un’agenzia di booking per questo lavoro, innovativo e futuristico, al quale spera di regalare delle voci alle tracce. Ha viaggiato tanto Joseph Loud, specchio dell’uomo e della sua condizione di passeggero: viaggi reali e ideali, lungo una scia di desideri sonori mai sopiti.

15/10/14