Pallante, “Ufficialmente pazzo”

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Il nuovo Cd del cantautore romano, tra ospiti illustri e attivismo vegan

PallanteDa martedì 7 ottobre, potete gustarvi – è proprio il caso di dirlo – un assaggio del primo disco ad ottenere la certificazione VeganOK. Da ieri, infatti, è possibile acquistare sui maggiori store digitali e ascoltare in radio il singolo di Pallante “Tutto quel che resta (del perduto amor)”, scritto, arrangiato e suonato con il collega e amico Alex Britti ed estratto dall’album “Ufficialmente Pazzi” primo nel suo genere ad ottenere il bollino verde da chi sostiene le pratiche della non violenza verso gli animali.

Le 12 tracce che compongono il disco in uscita a novembre sono state composte durante un mese di soggiorno in un bosco in Umbria dove Pallante, chitarrista e cantautore che ha debuttato sette anni fa con il disco “Da piccolo giocavo a bocce”, ha potuto creare immerso nella natura, nella pace e nella tranquillità. “Non scindo la mia vita dalla mia professione” ci ha confessato l’artista e per questo motivo il nuovo LP risente molto sia dell’ambiente in cui è nato, sia di un atteggiamento che incita alla non violenza e ad un rapporto eticamente giusto nei confronti degli animali. All’interno di questo secondo lavoro, dove si fa notare la maturità artistica raggiunta in questi anni, non c’è un brano specificatamente dedicato al vivere vegan, ma bastano pochi versi di una sola canzone per far trasparire forte e chiaro il messaggio di Pallante e il suo modo di pensare, che l’ha portato anche a controllare che la produzione del supporto fisico non coinvolgesse colle animali.

Al di là di questo specifico sentire, i brani contenuti nell’album parlano dei temi più disparati: si passa da una storia d’amore al racconto di un immigrato, dal brano dedicato ad una ragazza a quello in cui l’artista gioca con chi si crede il massimo, rendendo attraverso le sue parole la comicità di quanto afferma. La sua ironia e il suo essere pungente stanno nel modo di raccontare temi già battuti, ma anche nel modo di raccontarsi, nella produzione in studio come nel live. All’uscita del disco seguirà anche un Veg-tour che andrà a toccare solo location cruelty-free; un tipo di spettacolo più vicino e intimista, più blues e jazz piuttosto che rock, pensato per i teatri ed in “solitaria”.

Sebbene gli piaccia viaggiare da solo, in realtà questo secondo album è ricco di collaborazioni. Artisti di fama internazionale provenienti dal mondo del jazz contemporaneo come Pino Forastiere e Michele Rabbia non solo hanno prestato i loro strumenti e la loro bravura al servizio dei pezzi, ma hanno partecipato attivamente alla realizzazione dei brani che li vedono coinvolti, così com’è stato per Alex Britti. Amici di lunga data, i due musicisti si sono messi all’opera per creare insieme “Tutto quello che resta (del perduto amor)”: Britti si è cimentato nell’insolita veste di batterista e bassista, mentre a Pallante il compito di occuparsi delle chitarre e dell’ukulele. Questo cambio di strumenti dice molto sull’atteggiamento scherzoso e divertito che ha generato questo piacevole pezzo cantautorale dal sapore pop.

9/10/14