Karel Music Expo, parte l’ottava edizione a Cagliari

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Dai Bud Spencer Blues Explosion ai Fluon di Andy Fumagalli, musica per tutti i gusti

Karel Music Expo, il “Festival delle culture resistenti” da stasera giovedì 2 ottobre a sabato 4 una kermesse ricca di musica, enogastronomia, arte, cultura e promozione turistica. Molti gli ospiti internazionali come The Orb e Mouse on Mars, ma, la grande attenzione è per il cast italiano che vanta scelte interessanti e anche fuori dalle righe. I Fluon, per esempio, sono una formazione nata dall’incontro tra l’eclettico Andy (già alle tastiere dei Bluvertigo), il chitarrista Fabio Mittino e i musicisti Faber e Luca Urbani (proveniente dai Soerba). Davide Catinari, direttore artistico del festival, così spiega a ilgiornaleOFF: “ Abbiamo scelto le band mettendo in piedi un vero e proprio scouting internazionale. L’originalità è stata il requisito principale, da un lato sul filone folk quindi tutto quello che è analogico, dall’altro quello digitale, che rimanda alla musica elettronica”.

Si prosegue con i Bud Spencer Blues Explosion, duo romano che propone un’eclettica miscela di alternative rock-punk blues. Maria Antonietta, nome d’arte di Letizia Cesarini, cantautrice pesarese che sa coniugare le sonorità del punk con la canzone d’autore. Le atmosfere surreali e aggressive di Bologna Violenta, progetto capitanato da Nicola Manzan, che unisce progressive, grind-core, death metal ed elettronica. Il cantautore napoletano Giovanni Truppi, provocatorio e poetico. Jack Jaselli, cantante, chitarrista e autore milanese salito alla ribalta quattro anni fa col suo disco d’esordio, It’s gonna be rude, funky, hard. Prende invece spunto dal rock e dal folk di matrice d’oltremanica The Traveller, nome d’arte di Massimiliano Forleo. Spazio poi sul main stage a Jules Not Jude, quartetto bresciano influenzato dalle sonorità brit-pop, che ha subito conquistato l’attenzione del pubblico.

Tre serate con tanta musica, ma non solo, quelle in programma fino a sabato 4 ottobre nella consueta cornice del quartiere Castello, con il polo principale al Teatro Civico, sede principale dei concerti ma con varie tappe anche al centro culturale Il Ghetto, alla Torre dell’Elefante e allo Spazio Santa Croce. Proprio alle bellezze artistiche e naturali di Cagliari e della Sardegna puntano gli organizzatori che negli anni hanno visto cambiare il pubblico: “Dai turisti in transito, il festival si è arricchito di persone che vengono apposta per seguire i concerti e poi spesso si fermano per proseguire la vacanza nelle zone limitrofe. Da un pubblico indie di ventenni, la gamma si è ampliata spiega Catinari fino ai cinquantenni dai gusti più raffinati, che amano ascoltare la musica nelle nostre location. Non parliamo di stadi e arene spersonalizzate, ma, luoghi intimi, dove la distanza umana tra il pubblico e gli artisti e quasi inesistente”. Un’anticipazione per il prossimo anno? “Il tema sarà il colore giallo e molto probabilmente sarà un festival tutto dedicato all’Oriente. Vorremmo coinvolgere artisti giapponesi, cinesi e coreani”.

02/10/14